Pulsano, 10 Agosto 2014 - Rock Metal Fest - Stadio comunale
Gallery fotografica "Something in the air" (by Thunderclap Newman) Edizione numero sei per il Rock Metal Fest, che quest’anno ha visto salire sul palco solo band pugliesi. Il motivo è presto detto: la crisi si è fatta sentire anche in questo settore; infatti, un paio di gruppi provenienti da diversa area geografica, che avevano superato la selezione e, dunque, il diritto a partecipare, hanno dato forfait non potendo sostenere l’onere delle spese di viaggio, in quanto, come stabilito nel bando di accesso, la Rock Metal Events (l'associazione senza fini di lucro, che organizza l’evento) mette a disposizione un eccellente service audio ed un palco spazioso, ma non prevede né cachet né rimborso spese per le band. L’assenza di gruppi di altre regioni non ha però inciso sulla qualità dello spettacolo e si può affermare, senza timore di smentita, che questa del 2014 si candida per essere ricordata come una delle edizioni più belle e meglio riuscite. Hanno aperto i giovanissimi Overkhaos, che hanno proposto un metal moderno con venature progressive, nel loro sound è possibile riconoscere le corse chitarristiche degli Iron Maiden, ma anche momenti di riflessione presi in prestito da Fates Warning e da altri ensemble prog-metal. Il loro entusiasmo è palpabile e alcune composizioni come “Silent Death” e “Khaos Inc.”, fanno sperare in un futuro promettente per queste giovani leve.
Quando sono ormai le 23,00 passate, salgono sul palco i Drastic Solution. È l’ora del thrash, la band non risparmia mazzate e bordate agli spettatori. La sezione ritmica è spietata, il riffing è veloce, la chitarra affilata come non mai e il cantato è aggressivo ed in piena linea con i dettami del genere. “Ass Assault”, “Rising Death” e “Waterfowler” si abbattono sui presenti come “bombe d’acqua” (la pioggia torrenziale che ha caratterizzato l’estate 2014). Il vocalist incita a pogare e una parte del pubblico si lancia in una corsa-girotondo al centro del piazzale antistante il palco. Devastanti, ma anche divertenti, completano il loro set suonando altri tre pezzi presi dal cd Thrashers.
La serata si conclude con la classe dei The Strigas (da Barletta). L’immagine dark (abiti scuri, borchie, catene e merletti) che li contraddistingue conferisce loro un’aura misteriosa (la bass-player Liboria sembra uscita da un romanzo di Stieg Larsson) e si sposa perfettamente con la musica suonata. La band possiede una maturità compositiva superiore alla media e sorprende che abbiano alle spalle un unico album, quel A poisoned kiss to reality, che ha tanto entusiasmato la stampa di settore. “Until you surrender”, “Sorrow queen”, “Dream again”, “Sweet bitterness” e “Wrong” sono canzoni ben strutturate, nelle quali energia e melodia convivono in modo del tutto naturale. Molto, molto bravi. Anche questa volta vanno riconosciuti i meriti dell’Associazione Rock Metal Events, che dal 2009 ad oggi si “sbatte” (a volte anche rimettendoci di tasca propria) per offrire uno show degno di questo nome. C’è qualcosa nell’aria, dicevamo, e non è solo il fumo che avvolge il palco e i musicisti… C’è qualcosa nell’aria e non è solo la polvere che si alza durante i momenti di pogo sfrenato (ma corretto) e che il mattino dopo senti ancora tra i denti… C’è qualcosa nell’aria e non è solo l'odore della brace o l’effluvio della birra alla spina, che si può gustare presso i punti ristoro… C’è qualcosa nell’aria… Un consiglio: fatevi un regalo, non mancate alle prossime edizioni, perché, davvero, qui, c’è qualcosa nell’aria. |
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