Il cantante Ralph Scheepers dopo la breve, ma fondamentale, esperienza nei Gamma Ray e dopo aver sfiorato di un soffio la possibilità di sostituire “Sua Maestà” Rob Halford nei Judas Priest, si è dedicato anima e corpo alla sua creatura, i Primal Fear, band fondata nel 1997 insieme all’amico Mat Sinner. Giunto al quindicesimo anno di carriera, il gruppo tedesco pubblica ora il suo nono album intitolato Unbreakable.
L’imprinting è quello dei Judas, e si sente chiaramente in pezzi come “Strike”, “Give ‘em Hell” e “Blaze Of Glory”, composti da riff taglienti come la lametta raffigurata sulla copertina di British Steel. I Primal Fear, però, non si limitano a riproporre pedissequamente la lezione dei maestri inglesi, ma confezionano brani personali, vivaci e grintosi. “Bad Guys Wear Black” e “Metal Nation”, con il suo attacco da brivido, sono grandi metal anthem che scateneranno l’headbanging della folla durante i concerti. Gli arrangiamenti sono molto curati, il disco è zeppo di chitarre armonizzate, scale classicheggianti, tastiere in sottofondo e passaggi strumentali epici e potenti (si ascolti in merito quello contenuto nella seconda parte di “Where Angels Die”). Le doti vocali del singer si fanno apprezzare in tutti i brani, ma è in “Marching Again” (grande pezzo in stile Helloween) che ci offre la prestazione migliore, con acuti che raggiungono note altissime. Da segnalare la drammatica semiballad “Born Again”, impreziosita da un assolo eccellente che regala brividi ed emozioni. La bonus track “Night Of The Jumps” è una vera sorpresa, infatti, con il suo campanaccio e la ritmica della chitarra, ci riporta nella Los Angeles anni novanta per gareggiare, a cavallo di una Harley, contro i Motley Crue. Il lavoro, in definitiva, è molto vario e, grazie ad un songwriting ispirato e moderno, si lascia ascoltare con piacere senza stancare mai. L’heavy metal è vivo e vegeto e stavolta sono questi “cattivi ragazzi vestiti di nero” a dimostrarcelo. 80/100
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Ralf Scheepers: Voce Anno: 2012 |