I bresciani Damaste, al loro primo lavoro in studio, ci presentano un miniCD improntato su un death metal oscillante tra alcune caratteristiche tipiche del brutal death ed altre più vicine a quello melodico: abbiamo davanti, pertanto, un disco abbastanza completo.
“The Crumbling Vaults of the 5th Sun” dura una ventina di minuti ed è aperto da “Flooded Kingdoms of the Ice Age”, in cui una breve parte recitata è subito seguita da una raffica death; il ritmo varia molto spesso, grazie anche ad alcuni inserimenti di voci digitalizzate e ad un discreto solismo. Con “Dreadful Deviancy” si continua, a dire il vero con un po' di monotonia, sulla falsariga del brano precedente, visto che notiamo ancora vari cambi di tempo, in bilico tra l'impatto ed il rallentamento, con qualche scream come unica differenziazione. “Carved in Stone”, più interessante, presenta ancora parecchi cambi di ritmo, tra i quali ricordiamo il rallentamento nel finale, che si fa misterioso, per poi lasciare il posto a quello che, a nostra opinione, è il pezzo migliore, cioè “The Opalescent Path”, con il basso in notevole evidenza e gli altri strumenti lanciati tra velocità e decelerazione, fino a giungere ad un finale lento e sospeso, come a lasciarci nel vago e nella curiosità. Il Demo, quindi, dal suono moderno, pur mantenendo saldi i fondamentali del death metal, nel suo complesso, non è assolutamente male, visto che tecnicamente è ben eseguito, anche se a volte mostra alcuni segni di ripetitività. Avendo di fronte un miniCD, però, ci pare corretto non esprimere giudizi troppo definitivi: restiamo in attesa, quindi, di un lavoro completo per avere un'idea più precisa sul gruppo e sulle sue potenzialità. Nel frattempo, consigliamo il disco ai deathster incalliti e più in generale, a tutti gli appassionati della scena estrema. 75/100
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Nibere: Voce Anno: 2008 Sul web: |