Non è solo quest’ultimo brano ma un po’ tutto l’album, che dura circa trentacinque minuti, ad evidenziare lo stretto legame tra i Northanger e la casa madre maideniana: tale fattore di per sé non è affatto un male, ma a nostro avviso per spiccare il volo servirebbe maggior distacco dalle radici. Naturalmente ciò non significa tradire le origini e con esse il proprio passato, bensì acquisire maggiore personalità con l’aiuto del tempo, inesorabile nel suo divenire ma in alcuni casi galantuomo, visto che la formazione possiede notevoli potenzialità: un cantante dalla notevole estensione vocale (supportata dalle doppie voci in alcuni frangenti) e dal timbro particolarmente adatto al settore musicale proposto, ma anche strumentisti capaci di assoli ben strutturati ed opportunamente dilatati, nonché di validi passaggi ritmici. Consigliamo questo discreto lavoro ai seguaci delle storiche band di cui abbiamo scritto in precedenza e più in generale agli appassionati del classico heavy metal, che nonostante l’età e le feroci critiche dei soliti noti continua imperterrito ad emozionare.
72/100
Samuel “Sam” Mander: Voce
Matteo Sanna: Chitarra
Alessandro Gremmo: Chitarra
Marco Sanna: Basso
Andrea Gugel: Batteria
Anno: 2010
Label: Autoprodotto
Genere: Heavy Metal
Tracklist:
01. Earthquake
02. Northanger
03. You Are My Disgrace
04. Stick-Easy
05. Love Is Rock
06. War of Worlds
07. Steel Warrior
08. Awake Your Evil
09. The Trooper