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Gizmodrome
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Antefatto: Vittorio Cosma è stato direttore artistico de 'La notte della Taranta' nel 2002 e nel 2003. Qui è iniziata la sua collaborazione con l’ex Police Stewart Copeland con cui ha continuato a suonare sia con l’ensemble 'Notte della taranta', sia con 'Gizmo', una band in cui oltre a Cosma e Copeland, hanno partecipato musicisti provenienti da diverse esperienze, come Armand Sabal Lecco (Paul Simon), Mauro Refosco (Red Hot Chili Peppers, David Byrne), Dave Fiuczynski (John Zorn), etc...

Dal nome di quel gruppo nascono quasi per caso i Gizmodrome.
Dice a tal proposito Copeland: “Vittorio ed io suoniamo insieme da anni in Italia, ma le cose si sono fatte serie quando Adrian e Mark ci hanno raggiunti a Milano per 15 giorni di creatività selvaggia in studio: se metti insieme quattro persone giuste in una sala prove accadono cose imprevedibili”.
In un periodo in cui le registrazioni a distanza (in cui i musicisti si mandano via mail i file senza mai essere nella stessa stanza) vanno per la maggiore, i Gizmodrome hanno utilizzato l’approccio inverso: felicità, improvvisazione e serendipità vecchio stile, che vedono riuniti nella stessa sala prove Adrian Belew (Frank Zappa, Talkin Heads, David Bowie, King Crimson, etc.), Mark King (Level 42) Stewart Copeland e Vittorio Cosma.
Per certi versi i Gizmodrome ricordano un progetto nato quasi 25 anni addietro, gli Spin 1ne 2wo, altro supergruppo formato da illustri musicisti che però avevano quasi sempre suonato “dietro le quinte”, soprattutto in veste di turnisti, come Paul Carrack, Steve Ferrone, Rupert Hine, Tony Levin e Phil Palmer. Di certo con questi ultimi i Gizmodrome condividono capacità tecniche indiscutibili e la voglia di “far casino”, ossia di suonare insieme senza preconcetti. Ma a differenza dei primi, che si erano limitati a reinterpretare alcuni brani rock e pop da un archivio molto vasto, i Gizmodrome hanno aggiunto un ingrediente in più al loro piatto, poiché in studio hanno composto e arrangiato materiale nuovo, almeno 12 brani, tanti quanti sono quelli che compongono questo omonimo album.
Probabilmente la novità più eclatante o semplicemente curiosa è che Stewart Copeland, conosciuto come uno dei batteristi che hanno rivoluzionato lo stile delle canzoni pop/rock, qui prende anche il ruolo di cantante principale, coordinandosi con le linee vocali di Mark King e lo stile stravagante di Adrian Belew.
Da musicisti con altrettanti background e passati così diversi tra loro (in cui Vittorio Cosma gioca anche il ruolo di mascotte, essendo il “più giovane” dei quattro) era facile domandarsi cosa ci si potesse attendere. Gizmodrome è un album tecnicamente ineccepibile che suona soprattutto rock e gioca molto sull’improvvisazione. Vi sono episodi che – vuoi per lo stile, che per i testi –  riportano alla mente (per chi scrive ovviamente) Frank Zappa. L’esperienza maturata dal trio “navigato”, ossia basso, chitarra e batteria, è palpabile ovunque, soprattutto nelle linee ritmiche che richiamano echi dei Police.
Sorprendono le coralità nella maggior parte dei brani: seppur Copeland abbia il ruolo di voce principale, molto spazio viene lasciato anche agli altri tre (anche se Cosma probabilmente si limita a pochi interventi). Dicevamo rock: le linee melodiche sono piuttosto incisive come interpretazione vocale, ma non paiono a un primo acchito armonicamente iperboliche. Potremmo dire che il “manifesto” della band è rappresentato proprio dal primo brano, quel “Zombies In The Mall” che riassume bene le provenienze dei quattro “vecchietti”. Ci sono episodi (troppi?) che suonano come puri “divertimenti”, come ad esempio “Stay Ready” e “Man In The Mountain”. È con “Amaka Pipa” (che però è già il sesto brano e di cui è stato anche dato un anticipo in rete nelle settimane precedenti l’uscita del disco) che si inizia a fare sul serio. A parte il testo incomprensibile, il tecnicismo prende il sopravvento, così come la chitarra di Belew, che lascia intravedere quali espressioni emotive è capace di produrre questo grande musicista (“I Gizmodrome mi hanno sorpreso totalmente! Sono andato in studio senza sapere cosa mi avrebbe atteso; ho capito quanto la chimica musicale fosse incredibilmente eccitante e come ci saremmo potuti divertire!”)
Discorso a sé stante per “Zubatta Cheve”, in cui non solo si “sente” la presenza di Claudio Dentes, già dietro le quinte di molti album di 'Elio e le storie tese' e di molteplici altre produzioni degli ultimi 30 anni nel mondo della discografia italiana. Il brano difatti è un divertimento lirico e musicale in puro stile 'Elio' e non ci sarebbe da sorprendersi nello scoprire (al momento in cui stiamo scrivendo e ascoltando il disco ai primi di settembre non abbiamo maggiori informazioni su eventuali “comparsate”, basandoci solo sulle nostre impressioni auditive) che lo stesso Stefano Belisari abbia preso parte al brano, assieme ad un altro illustre ospite proveniente magari dalla PFM. Cantato in un inusuale mix linguistico, utilizzato per un apparente nonsense letterario (“Cos’è sto olezzo, un rito grezzo…che schifo cazzo”/ “Ha affrontato The Big Fellow col permesso di soggiorno”) è però anche un brano in cui vi sono alcune soluzioni armoniche, atmosfere che richiamano volutamente il progressive rock.
L’equilibrio musicale è comunque incentrato sui tre grandi dinosauri. La presenza di Cosma non è mai incisiva, eccezion fatta proprio per il già nominato “Zubatta Cheve” e per la conclusiva “Star Naked”, brano strumentale che sì, racchiude e porta finalmente in luce la potenziale vena progressiva in senso lato della band, in un turbinio di suoni e riff emozionanti; un treno musicale che prende definitivamente la corsa. Peccato siamo già giunti al finale.
Certo, fanno riflettere le emblematiche parole di Cosma: “i Gizmodrome mi hanno riportato la gioia di suonare quando avevo sedici anni: una band e una cantina con i muri ricoperti dai poster dei miei eroi. È solo che ora gli eroi di quei poster stanno suonando con me!

 




Stewart Copeland: Batteria, voce
Mark King: Basso, voce
Adrian Belew: Chitarra, voce
Vittorio Cosma: Tastiere, voce

Anno: 2017
Label: earMusic
Genere: Progressive pop rock

Tracklist:
01. Zombies In The Mall
02. Stay Ready
03. Man In The Mountain
04. Summer's Coming
05. Sweet Angels (Rule The World)
06. Amaka Pipa
07. Strange Things Happen
08. Ride Your Life
09. Zubatta Cheve
10. Spin This
11. I Know Too Much
12. Stark Naked

 


Foto di Massimiliano Cardelli


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