Se vivessimo negli anni ottanta i Berserker sarebbero milionari. Malgrado titolo e copertina suggeriscano l’uscita dell’ennesimo disco power, i nostri sono propongono un album di sano Metal suonato alla vecchia maniera.
Approccio agli strumenti che ricorda i primissimi Metallica e voce che ricalca prevalentemente lo stile del grande Steve Sylvester, la band riesce ad esprimersi alla grande proponendo, più che rifacendosi, un disco che non conosce compromessi, utile sia ai nostalgici che ai neofiti del genere. Blood Of The Warriors presenta sin dall’inizio diversi brani dalla lunga durata, segno che oltre a saperci fare non vogliono proprio saperne di omologarsi a qualsiasi tendenza, vecchia o nuova che sia. “Fighting The Fear”, “Eternal Life” e “Unknown Warrior” aprono le danze pur varcando la soglia dei sette minuti, un fenomeno insolito che non mancherà di essere additato in quanto marchio di fabbrica della band. Bellissima la successiva “Blood Of The Warriors And Icy look Of Death”, lenta ballad che ci riporta a quando i brani lenti erano un valore aggiunto, non un mezzo per vendere di più. Il brano è impreziosito da un’esecuzione del cantante meno tecnica ma per questo più diretta e toccante. Il metallo sincero è anche questo. Altrettanto non si può dire invece del lavoro eseguito nella successiva “Valkiries”, dove la ricerca del vocalizzo che accompagna la melodia, in stile Iron Maiden per intenderci, avrebbe meritato qualche accorgimento in più. Malgrado ciò il brano è efficace e presenta degli assoli di chitarra pregevoli. “And Now You Know” contribuisce più che degnamente al mantenimento del disco sullo stesso tenore; disco che si conclude con: “Marching To The Glory… (part I)” e “…In The Glory You’ll Die! (part II)”, megabrano separato in due tracce nel quale tra cavalcate, pause e assoli in progressione succede un po’ di tutto. Viene fuori in questi una vena più "Manowariana", affinata saccentemente allo stile più ruvido che caratterizza il sound della band. Incredibile l’assolo di chitarra nel secondo, a conferma del fatto che la band, a modo suo, ci tiene a rimarcare una certa vena elegante e passionale. Non manca proprio nulla. 85/100
|
Alessandro Alioto: Chitarre e voce Anno: 2007 Sul web: |