Adrian Belew, come pochi musicisti, è un artista senza strutture di riferimento, l'uomo che fa funzionare la sua chitarra come un attrezzo multifunzionale.
Da Zop op del 1997 non era uscito null'altro di inedito, nel 2005 ha recuperato con gli interessi: Side One e Side Two e ad aprile 2006 è atteso Side Three. Su Side One aveva offerto un ritratto dinamico, una sorta di "power trio" con Les Claypool dei Primus e Danny Carey dei Tool. Side Two è più sperimentale e mutevole e allo stesso giocato principalmente su Belew. Dove Side One ha avuto slanci e chimica eccitante, Side Two ha accantonato il timbro metallico, ed è diventato, quasi clinico, d'atmosfera. Le tracce sono costruite attorno ai rilievi del synth e ai campionamenti della drum machine, dalle improvvisazioni e da accenni di forme/canzoni. Le canzoni hanno tutto l'impulso e gli esiti che Belew inietta nel materiale del Re Cremisi, una sensibilità che circonda la libertà della musica. Tutto risulterebbe una punta staccato e freddo se non fosse un suo lavoro. Spesso, la chitarra di Belew decora le strutture armoniche con parti esagerate di punteggiatura, come in Asleep o trasmette l'idea dell'ondulazione della fiamma in "Quicksand". |
Adrian Belew: Voce, chitarra, altri strumenti Anno: 2005 Sul web: |