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Crown Of Autumn
The Treasures Arcane

In occasione della uscita del nuovo Splendours from the dark, la My Kingdom Music ristampa anche il primo disco dei milanesi Crown of Autumn: The Treasure Arcane. L’album uscito originariamente nel 1997 è, quasi certamente, uno dei primi lavori di metal sinfonico suonato da un gruppo italiano, basti pensare che “Symphony Of Enchanted Land” dei Rhapsody e “Return To Heaven Denied” dei Labyrinth furono pubblicati solamente l’anno successivo. The Treasure Arcane riuscì a vendere la bellezza di settemila copie e la sua, allora quasi inedita, miscela di metal orchestrato, death, power e folk destò notevole interesse tra gli addetti ai lavori. La sinfonica “Equinox” spiana la strada a “Towers Of Doleful Triumph”, brano in cui si intrecciano tastiere, ritmi d’assalto, arpeggi, intermezzi medievali (paragonabili, giusto per rendere l’idea, a certe partiture di Branduardi) e passaggi cantati in italiano. Nella seguente “A Lyre In The Vesper’s Calm” un riff minaccioso si trasforma in una ariosa melodia di chitarra e flauto.

Nocturnal Gold Pt I: In Ageless Slumber” è quasi tutta costruita sulla voce e sulle tastiere, mentre nella successiva “Nocturnal Gold Pt II: The Name Of Inquietude” sono coinvolti tutti gli strumenti, da segnalare il cadenzato “bolero” centrale che confluisce in una potente cavalcata. “The Nettle Path Of Grief” e "Thou Mayst In Mee Behold” giocano sul dualismo tra cantato growl e clean vocals. "The Treasure Arcane” è la degna colonna sonora di una battaglia medioevale, questa canzone è maestosa ed è costellata di passaggi epici in cui si alternano corse sfrenate e improvvisi rallentamenti. Una voce profonda recita arcani versi sugli arpeggi di "…And The Cold Came O’er The Feud”. La successiva “‘Neath Selenic Majesty” si distingue per i momenti in cui le due diverse voci si sovrappongono e fondono. La chiusura di Treasure spetta alla strumentale e orchestrata “Forlorn Elven Realms”.

Gli ultimi quattro brani del cd sono la riproposizione di Ruins, il primo demo dei COA, dove è già presente ‘in nuce’ l’idea di quella che voleva essere la proposta musicale del gruppo, o meglio del suo fondatore Emanuele Rastelli, ovviamente trattandosi della prima esperienza, sono maggiormente evidenti le fonti di ispirazione (le potenti cavalcate richiamano gli Iron Maiden dell’epoca Powerslave).

Non lasciatevi sfuggire questo piccolo capolavoro riportato alla luce dalla My Kingdom Music, anche perché i suoni del disco sono realmente “trasfigurati” rispetto alla stampa originaria. Ultima avvertenza: per cogliere tutte le sfumature e apprezzarne il reale valore, il dischetto va ascoltato più volte, con calma e senza fretta.

80/100


“The Treasure Arcane”
Emanuele Rastelli: Voce, chitarre, basso e tastiere
Diego Balconi: Voce melodica
Mattia Stancioiu: Batteria

“Ruins”
Emanuele Rastelli: Chitarre, basso e tastiere
Diego Balconi: Voce melodica
Marco Ibba: Screamy vocals
Davide: Batteria

Anno: 2011
Label: My Kingdom Music
Genere: Epic Dark Metal

Tracklist
“The Treasure Arcane”
01. Equinox
02. Towers Of Doleful Triumph
03. A Lyre In The Vesper’s Calm
04. Nocturnal Gold Pt I: In Ageless Slumber
05. Nocturnal Gold Pt II: The Name Of Inquietude
06. The Nettle Path Of Grief
07. Thou Mayst In Mee Behold
08. The Treasure Arcane
09. …And The Cold Came O’er The Feud
10. ‘Neath Selenic Majesty
11. Forlorn Elven Realms
“Ruins”
12. Awetumn
13. Symphonic Storm
14. Crowned In Twilight
15. Shadow Of The Comet

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