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OverKhaos

Overkhaos: il nome di questa prog metal band (proveniente da Taranto) prende spunto dalla mitologia greca. Il “khaos” era il "vuoto", il buio anteriore alla generazione del cosmo dove tutti gli elementi erano mescolati in una massa informe. L'intento del gruppo è quello di riordinare questi elementi per dare vita a un qualcosa di ben definito nella forma dell'heavy metal, ponendosi, quindi, oltre e al di sopra del "khaos".

OVERKHAOS
Mimmo D'oronzo: Voce 
Davide Giancane: Chitarra Solista 1) 
Giuliano Zarcone: Chitarra Ritmica/Solista 2 
Anna Digiovanni: Basso 
Andrea Mariani: Batteria

Discografia
- Anna's Song (single) - 2017
- Beware of Truth (album) - 2017



B
revi cenni sulla trama di Beware of Truth
Il soggetto prende spunto dai fatti accaduti di recente a Taranto (aria avvelenata dall’impianto siderurgico, alta incidenza di tumori, ricatto occupazionale, dilemma salute/lavoro), ma le vicende potrebbero svolgersi in qualsiasi parte del mondo civilizzato. La storia è ambientata in un futuro prossimo, in un mondo colpito da un pesante inquinamento. Le industrie che danneggiano l’ambiente sono gestite da potenti lobby, che puntano solo al guadagno ed al controllo delle masse. Gli unici che provano a contrastare questa situazione sono i componenti della “Khaos Inc.”.

 

 

- A&B - Ciao ragazzi, siete giovanissimi, come vi siete conosciuti, tra i banchi di scuola o in altro modo?
- OverKhaos - Ci siamo conosciuti in momenti separati. Tutto è cominciato quando Davide e Giuliano hanno deciso di rimettere in piedi un progetto musicale avviato qualche tempo prima, e dopo un po’ di passaparola, i componenti mancanti della band sono stati contattati tutti tramite i vari social network. Ogni tanto servono a qualcosa dai!

- A&B - Raccontateci l’evoluzione dalla formazione Imperium a quella OverKhaos…
- OverKhaos -
Con gli Imperium inizialmente l'idea era quella di comporre brani in stile heavy/thrash, vuoi per gusti personali vuoi perché era ciò che ascoltavamo maggiormente in quel momento. La band originaria vede Giuliano, Davide e Anna come fondatori ai quali, dopo un cambio di line-up, si sono aggiunti Andrea alla batteria e Mimmo alla voce. Dopo qualche esibizione con qualche pezzo ancora acerbo, man mano che il tempo passava (e i gusti e le influenze cambiavano) ci orientammo verso qualcosa di musicalmente diverso, qualcosa che unisse la vecchia scuola alle sonorità moderne. Iniziammo a esplorare nuovi sound, nuovi stili ed il modo di fonderli nella maniera più naturale possibile. In qualche live (durante la stesura dei brani del disco) sperimentammo versioni differenti dei brani che stavamo scrivendo, sia per "tastare" le diverse reazioni del pubblico sia per capire il nostro feeling con quella particolare canzone, considerato che i feedback erano sempre positivi capimmo che stavamo procedendo bene. Col tempo abbiamo affinato il modo di comporre musica e ad oggi abbiamo tirato fuori un metodo che per noi come band, per il momento, funziona. "Beware of Truth", il nostro primo disco, ha rappresentato per noi una crescita ed una evoluzione su ogni fronte e siamo felici di come siamo cresciuti fin ora. Dopo cinque anni di attività insieme come gruppo, non siamo, né ci sentiamo "arrivati", abbiamo tanto da dare e imparare. Stiamo facendo il massimo per continuare a crescere individualmente e come band.

- A&B - Ora una domanda per i due chitarristi, Davide e Giuliano. C’è un bell’affiatamento tra voi due, chi compone le armonizzazioni dei pezzi? E chi di voi due si sente più solista e chi più ritmico?
- Davide e Giuliano [OverKhaos] -
La preponderanza di assoli di Davide fa pendere la bilancia da un lato, ma in fondo si sa che tutti i chitarristi si sentono solisti! Chi sa che non si inverta la tendenza sul prossimo disco… Per quanto riguarda le armonizzazioni invece, vengono composte da entrambi in due modi, o partendo dalla stesura dello spartito o provandole direttamente dal vivo in sala. Se quanto scritto piace a tutti e il tutto si sposa bene col pezzo, lo rendiamo parte integrante del brano.
Sia dal vivo sia sull’album è abbastanza palese che non c'è una netta separazione fra chitarra ritmica e solista, in quanto entrambi facciamo tutte e due le cose, dandoci manforte l'uno con l'altro. Non avere dei ruoli definiti ci aiuta a creare pezzi con una complessità melodica maggiore, dettata dalle personali influenze, poiché siamo sempre del parere che la combinazione ponderata di gusti, stili ed influenze differenti possano fornire ottimi risultati.

- A&B - Andrea, tu hai un drumming potente e fantasioso, come ti sei formato e quali sono i tuoi batteristi di riferimento?
- Andrea [OverKhaos] -
Intanto ti ringrazio per il complimento. Ho iniziato a suonare nel 2011 da autodidatta e ad oggi continuo ad esserlo. Ho studiato tanto, facendo riferimento ai miei idoli, ma soprattutto ai normali programmi di studio dello strumento, partendo dalle basi e cercando di migliorare sempre di più. Il percorso dell’autodidatta è tutt’altro che facile: se sbagli nessuno può dirtelo e correggerti, e i progressi per questo motivo spesso tardano ad arrivare. Non ho mai avuto modo di prendere lezioni, ma non per volontà, ed è una cosa che mi sono ripromesso di fare. Non si va avanti se non si studia.
Per quanto riguarda i miei idoli, la folgorazione arrivò nel lontano ’98, quando, guardando una VHS di un mio amico (batterista) “Images and Words. Live in Tokyo”, vidi Mike Portnoy che durante "Ytse Jam" cominciò un assolo degno del suo nome. Da quel momento lo elessi come mio idolo indiscusso (lì decisi anche che avrei iniziato a suonare la batteria). Nel tempo poi sono arrivati tantissimi altri, da grande fan dei Dream Theater non posso non apprezzare Mike Mangini, ma mi piace tantissimo anche il drumming di Gene Hoglan, Jojo Mayer, Benny Greb, Neil Peart, Thomas Lang… Insomma un roster molto variegato e ce ne sarebbero tantissimi altri. Di molti di loro è difficile incorporare lo stile nei nostri pezzi, (anche per la complessità della loro tecnica), ma influenzano moltissimo il mio approccio alla scrittura delle mie parti.



Mimmo D'Oronzo, live al Rock Metal Fest 2014 (foto di "Eric" G. Laterza)

- A&B - Mimmo, tu riesci a passare da tonalità altissime al cantato gutturale, come gestisci la voce in sede live?
- Mimmo [OverKhaos] -
Gestire la vocalità in un genere come il metal può risultare difficile soprattutto considerando il muro di suono da cui si è circondati e dunque per un cantante forse è più facile gestire un suono gutturale piuttosto che un cantato pulito, o almeno per me è così. Io, personalmente, ritengo che utilizzare diverse tecniche nel canto, come anche strumentalmente, possa conferire tutta una serie di sfumature interessanti alla nostra musica. Questo ci rende decisamente più liberi di esprimerci come vogliamo.

- A&B - Anna, come hai imparato a suonare il basso? Hai una impostazione quasi da chitarrista…
- Anna [OverKhaos] -
Verissimo, infatti ho iniziato suonando la chitarra classica! Ho imparato le basi nel 2010 prendendo lezioni in un negozio di strumenti musicali nel mio paese, purtroppo solo per circa un anno, perché poi chiuse. Lì comprai il mio primo basso, con cui ho continuato da autodidatta, ma più che studio, lo definirei "esperienza diretta", avendo sempre suonato in diverse band: durante i primi anni del liceo ero più casinista e facevo punk-rock, poi ho iniziato ad ascoltare metal ed a suonare cover dei classici heavy e thrash. Con gli Overkhaos ho avuto l'opportunità di crescere musicalmente e migliorarmi al basso, anche se ho ancora tanto da imparare!

- A&B - Anna, secondo te l’ambiente metal è ancora un po’ troppo maschilista?
- Anna [OverKhaos] -
Sì e no. Frequento l'ambiente metal pugliese da anni, ed ogni volta che suono o assisto ad un concerto, incontrare una "collega" è un evento raro! Non so se ciò dipenda dalla mentalità maschilista, il fatto che quando si è in cerca di musicisti, si prendano in considerazione, a prescindere, solo uomini, o dal fatto che le donne che suonano questo genere siano davvero poche. Forse sono di parte, ma proverei a chiedere la stessa cosa ad una band interamente al maschile: "ingaggereste mai una musicista, che non sia una cantante?".

- A&B - Mi dite quale è la band preferita da ciascuno di voi?
- OverKhaos - Una è un po difficile, per cui…

Davide: Dream Theater, Periphery.
Andrea: Dream Theater, Trivium, Rush, Machine Head.
Anna: Opeth (quando Akerfeldt alternava clean e growl).
Giuliano: Black Sabbath, Pantera e DGM.
Mimmo: Symphony X, Outworld.

- A&B - Avete dimostrato un coraggio ed una maturità notevole decidendo di esordire con un concept album [Beware of Truth è  recensito qui - N.d.R.]. Il racconto si segue ascoltando la musica, gli stacchi tra un brano e l’altro e leggendo i testi. Avete intenzione di pubblicare sui vostri siti/social un breve plot che renda ancora più esplicita la narrazione?
- OverKhaos -
Non appena possibile assolutamente, è in cantiere un sito web che oltre a raccogliere materiale fotografico, video e vario (di cui, fortunatamente per noi, internet è pieno), racconterà la storia di Winston (e di quello che verrà in futuro) in maniera più esplicita, questo anche per agevolare chi ad oggi ha comprato il nostro disco in formato digitale o lo ascolta in streaming.

- A&B - “Anna’s Song” è dedicata alla vostra bassista?
- Mimmo [OverKhaos] -
La storia è simpatica. Quando il brano era ancora un semplice riff, Davide in sala lo suonava a ripetizione cercando di farsi venire in mente un modo per espanderlo. Questa cosa ad Anna dava estremamente fastidio, e credeteci era veramente insistente! Per spirito di gruppo, Davide insisteva ancora di più, giusto per far esaurire Anna. Come chicca finale, decidemmo che quella sarebbe stata la sua canzone perché “le piaceva da morire”. Quando poi arrivò il momento di scrivere il testo e tutto il resto, il personaggio sarebbe dovuto essere un uomo, ma la cosa non quadrava, per cui decidemmo di trasformarlo in una donna. Ora però ci mancava un nome, e siccome in questo tipo di cose siamo molto pigri, ecco “Anna’s Song”.

- A&B - Come siete entrati in contatto con Derek Sherinian (ex Dream Theater, ora con i Sons of Apollo e collaboratore di una infinità di band) che ha suonato le tastiere proprio nel brano “Anna’s Song”?
- Andrea [OverKhaos] -
La collaborazione è nata quasi per caso. Un bel giorno tra i tanti tweet dei musicisti famosi che seguiamo, ne spunta uno che dice pressapoco così: “sto cercando band da produrre”. Sai com’è, uno ci prova. Sapete già come va a finire, no? Abbiamo comunicato principalmente via mail direttamente. Una persona molto pratica, per quel poco che abbiamo potuto constatare. Il lavorare a distanza purtroppo (nessuno si aspettava il contrario ovviamente) non ci ha fatto godere della creatività di un talento del genere. Lavorare a contatto diretto con un musicista di quel calibro sarebbe stato qualcosa di estremamente formante sotto tantissimi punti di vista.

- A&B - Siete stati selezionati per suonare al Rock Metal Fest di Pulsano (Ta) il prossimo 17 agosto. Voi avevate già partecipato all’edizione del 2014, che ne pensate di un evento come questo?
- OverKhaos -
Meno male che il RMF c’è”.
-Andrea [OverKhaos] - Scherzi a parte, fortunatamente il RMF è una delle pochissime realtà locali e, oserei direi, regionali che riesce ad attrarre un numero sempre maggiore di appassionati del genere e non, grazie alla professionalità e devozione alla causa della “Rock Metal Events onlus”, riassunta nella persona di Paolo Ventruti che ringraziamo. E’ bellissimo vedere un evento che riesce a fare questi numeri e continua con grandi sforzi a rimanere gratuito, nonostante i nomi sul palco siano sempre più grandi ed importanti e l’organizzazione dell’evento sia sempre più imponente. Come dicevi, noi suonammo nell’edizione 2014, dopo poco meno di un anno di attività come band, e questo dovrebbe far capire che questo è veramente un festival che “supporta la scena” senza discriminazioni. Quell’esperienza fu fantastica per noi, e tornare su quel palco a distanza di anni, con una maturità nettamente diversa sarà un’esperienza fantastica.
- OverKhaos - Pertanto ringraziamo tutta la macchina organizzativa del RMF e le auguriamo solo il meglio. Noi continueremo ad essere sotto quel palco a sostenere il vostro lavoro.

- A&B - Che differenze vedrà il pubblico rispetto all’esibizione di quattro anni fa?
- Davide [OverKhaos] -
Per quanti c’erano quattro anni fa, vedranno la differenza, semplicemente. Sono cambiate tantissime cose in questi anni. Abbiamo cambiato sound, inglobato le tastiere nei nostri pezzi, affinato le composizioni, definito trame e personaggi e il risultato è stato il nostro “Beware of truth”, del quale siamo fieri. Per chi non ci ha mai ascoltato sarà una bellissima esperienza ne siamo sicuri, per coloro che ci ritrovano dopo 4 anni sarà 'shockante', per chi ci conosce e segue ed ha visto le evoluzioni possiamo solo dire: DIE CATSAW!!!!! (Attenzione live spoiler). Siamo la stessa band con gli stessi ideali, ma il modo in cui ci esprimiamo è radicalmente cambiato, vi piacerà!

- A&B - Vi ringraziamo per la disponibilità e vi lasciamo lo spazio per un messaggio ai vostri fans e ai lettori di “Artists & Bands”.
- OverKhaos -
Grazie a voi per lo spazio dedicatoci e per il supporto che da sempre date alla musica attraverso le vostre pagine. Per i nostri fan, sostenitori e non solo, l’unico messaggio è quello di essere sempre presenti agli eventi, sia che si tratti della vostra band preferita sia che si tratti di una band che vedete per la prima volta. Fatevi sentire sotto il palco, date fiducia a chi ci mette l’anima per farvi divertire e non ve ne pentirete. Mi raccomando, vogliamo vedervi tutti sotto il palco!


OVERKHAOS - da sin. Andrea Mariani (dr), Anna Digiovanni (bs), Davide Giancane (gt),
Mimmo D'Oronzo (vc) e Giuliano Zarcone (gt)

 


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