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Chupacabras
Inciviltà

Il vostro vicino di casa si ostina a cucinare pesante e non vuole arieggiare il vano scala condominiale? Il vostro capo vi trattiene due ore in più in ufficio per farvi correggere settantadue volte sempre la stessa virgola? Il padrone della più importante industria della vostra città continua a inquinare l’aria che respirate? Il politico di turno racconta in televisione che qualcuno ha pagato o ristrutturato la casa di proprietà “a sua insaputa”? Bene, è ora di far conoscere ai suddetti personaggi i Chupacabras.

I quattro ragazzi di Imperia hanno al loro attivo un demo del 2002 e l’album …il tuo Delirio del 2003, oltre ad aver vinto il contest per suonare all’Heineken Jammin’ Festival edizione 2007 (nello stesso giorno in cui si esibirono Iron Maiden e Slayer). La band ritorna sul mercato con questo nuovo disco intitolato Inciviltà, un lavoro furioso che mescola punk, thrash, metalcore e trasuda rabbia in ogni nota e in ogni verso. La scelta di cantare in italiano è vincente e permette di cogliere i contenuti impegnati dei testi che si scagliano contro l’uomo che inquina e distrugge la terra (“Inciviltà”), contro la televisione di Stato, pubblica o privata, controllata da pochi e usata per narcotizzare le coscienze (”Incubo Catodico”), contro la loro Imperia (“Affuoco”), contro l’ipocrisia dei falsi amici (“Maschere”) e che gridano l’insoddisfazione giovanile (quel “voglio tutto adesso” più volte ripetuto in “Voracità”).

Il muro di suono ha un impatto devastante, ma i brani non sono monocordi, spesso hanno ritornelli abbordabili, come “Rabbia”, dove Met gioca a fare il verso a James Hetfield, oppure sono pieni di sfumature, come “Rido”, che inizia con un riff saltellante alla Police, vira verso Megadeth e Pantera e nel finale offre un inserto rallentato con tanto di violino. Un po’ di pace sonora arriva solo con il pezzo di chiusura “Rabbia Vol. II”, in cui il pianoforte risuona il tema portante del brano omonimo. Al termine dell’ascolto resterete annichiliti e prosciugati, proprio come se un ‘chupacabras’ fosse passato a fare un prelievo totale e definitivo del vostro sangue e delle vostre forze.

Quasi quasi mi vien voglia di sparare i Chupacabras a tutto volume, nel cuore della notte, dietro la porta del mio vicino, la violenza di questo disco sarebbe la “cura” giusta per lui, per il vostro capo, per il politico di turno e per tutti gli incivili che vi stanno tanto sui “cabbasisi”.

80/100


Matteo “Met” Lavagna: Voce
Federico “Fed” Rossi: Chitarra
Cristiano “Cri” De Stefano: Basso
Frederic “Freddy” Volante: Batteria

Anno: 2011
Label: SG Records
Genere: Thrashcore

Tracklist:
01. Inciviltà
02. Incubo Catodico
03. Rabbia
04. Rido
05. Affuoco
06. Appesi A Un Filo
07. Voracità
08. All’Inferno
09. Maschere
10. God Of War
11. Rabbia Vol. II

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