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Phersephone
Buongiorno Dr. Krebs!

Per farci capire il mood di questo quartetto di Asti, basta solo dire che fra i interessi c’è “fiocinare il mondo a colpi di Rock'n'Roll!” I Pheserphone, citati anche con il semplice acronimo di PH, nascono dopo un lieve ma travagliato cambio di direzione. Il parto avviene grazie all’unione di 4 ragazzi provenienti da band diverse, a cui poi si aggiunge la voce di Giaco in seguito alla dipartita del precedente cantante. L’album di sicuro non smentisce la prima dichiarazione fatta. Buongiorno Dr. Krebs ha una storia alquanto interessante che segue passo per passo una delle alchimie più interessanti del corpo umano, il Ciclo di Krebs :

Sapevi che il mal di testa dopo una sbronza è dato da non aver abbastanza acqua nel corpo per attivare il ciclo di Krebs? Il che è esattamente quello che succede quando muori di sete. Quindi morire di sete dev'essere come per lo meno avvicinarsi a una sbornia fatale che alla fine ti uccide.

Ascoltare Buongiorno Dr. Krebs ripropone esattamente una sbornia fatale, una disidratazione che si presta al culmine, goccia dopo goccia ti risucchia l’anima, il sentimento, la ragione, lasciandoti stordito con la tua fiocina di Rock'n'Roll. L’”Intro” è un autentico tripudio di energia Alternative sormontato da una voce che si mette in gioco sin dal primo istante per poi slittare sulla più ritmata “Brainstorming” la cui dinamicità e fluidità della melodia sorvola il Rock italiano più puro. “P.G.W” vola dritta su linee più distorte rispetto al precedente brano. Il ritmo è buono, ma in taluni casi da l’impressione di essere interrotto nel bel mezzo di un amplesso, il che rende il brano forse ancora più interessante di quanto non lo sia già. Ed ecco che arrivano le immancabili ballad che ogni album di rispetto deve avere: “Un'altra” e “L'abacada Di Chimere” sono quei brani che ogni uomo deve scrivere. Non c’è scelta, non ci sono se, ma forse, viene solo spontaneo. Brani che parlano di una o più donne che sono passate dalla vita che associano al sesso femminile una melodia struggente e lacrimevole, quasi in stile Guns N’Roses, ma dai testi pieni di divergenze. Se in “Un’altra” le parole prendono vita così come escono, senza elaborazione e quasi prive di sentimento, in “L’abacada Di Chimere” si assiste ad un tripudio di ragionamenti, ricerche raffinate, voglia di stupire. L’album termina con il brano più astrale del lotto. “Demonofono” è forse messo li per puro caso, la pecora nera della lista, un brano che non parla, non suona, semplicemente un brano che non dovrebbe essere li.

Confido nel fatto che i Phersephone ci allieteranno con nuovi orizzonti, sperando che non partano proprio da quell’ultimo brano, ma che scoprano ancor meglio la strada che stanno percorrendo facendo attenzione alla miriade di dettagli che si nascondono in essa.

70/100


Paolo Giacosa (Giaco): Voce e chitarra
Stefano Oliva (Oliver): Chitarra
Fabio Obice (Fax): Basso
Davide De Vito (Dave): Batteria

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Alternative Rock

Tracklist:
01. Intro
02. Levare
03. Brainstorming
04. Al Di Là Di Porthia
05. Stayin’ Grau
06. P.G.W.
07. Un'altra
08. Non Finiremo Mai
09. M-Unite (La Casa Dei Pirati)
10. Cenere Immobile
11. L'abacada Di Chimere
12. Demonofono

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