Home Recensioni Album Monochromatic System - Something To Die For

Monochromatic System
Something To Die For

Il quartetto dei Monochromatic System (proveniente dalla provincia di Salerno) propone un metalcore compatto e claustrofobico che scivola ordinato e preciso durante i 27 minuti di Something to Die For, in cui spiccano le clean vocals e, soprattutto, i grugniti filtrati para-Godflesh di PHX. I brani si susseguono senza pausa e ricalcano formule ampiamente sfruttate in passato dall'underground crossover-thrash come oggi da band più popolari.

"War" si fa notare per i controtempi e la frenesia batteristica (reminiscente di “Blooddmeat” dei Protest the Hero), "Inside your mind" per il trascinante mosh, la monotona "I know" per le accellerazioni thrash-core.
Qua e là spuntano spuntano arrangiamenti elettronici che sanno di nuovo corso swedish (In Flames, Soilwork), ma forse il meglio il gruppo ce lo regala alla fine con l'anthemica e grezza "Requiem".
L'impatto sonoro (produzione ineccepibile, un impasto saturo e senza fronzoli inutili) viene comunque mitigato da una certa ripetitività di scrittura, dovuta probabilmente a una scarsa propensione a rischiare sentieri meno battuti dal genere, piuttosto che a effettivi limiti tecnici dei musicisti.

In un contesto così standardizzato il collage elettronico di "Disturbed" è una scheggia impazzita (1:19), mentre "Doctor of Madness" è un tritacarne hardcore con venature noise. E ci si augura per il futuro della band che non restino due episodi isolati.

55/100


PHX: Voce
Emanuele Trevisant: Chitarra, voce
Antonio Maglio: Basso
Angelo Izzo: Batteria

Anno: 2009
Label: Respira
Genere: Metalcore

Tracklist:
01. Drowing
02. War
03. Face To Face
04. Inside Your Mind
05. I Know
06. Disturbed
07. Doctors of Madness
08. God Save Me From Myself
09. Requiem

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