Il luccicante glam-rock in Italia non ha mai avuto un suo particolare momento d'oro come il trash-metal per esempio o il grunge nonostante l'esplosione a livello mondiale dei Queen, dei Kiss o di locali come il Cathouse, ma vive in modo continuativo e sotterraneo con validissime band come i toscani Smelly Boggs, i lombardi Jolly Power e i Faz Waltz, i romani Skull Daze e diverse altre positive realtà e, sempre dalla Toscana, ecco rispuntare ciclicamente questi H.A.R.E.M. ora con il nuovo lavoro Kings of the Night.
La band capitanata ancora da Federico “Freddy Delirio” Pedichini, si ripresenta ai nastri di partenza dopo una carriera ormai ventennale (...e più) con questo quinto (o sesto? Ho perso il conto...) lavoro ma non perde il mordente, la grinta, la colorata voglia di vivere e di divertire con le sue songs tiratissime e vistosissime fra Ramones, New York Dolls e Stooges. Della glamourosa ciurma fà parte anche il prestigioso chitarrista Emil Bandera già fondatore degli Smelly Boggs e collaboratore con Freddy in altri prodotti horror-metal; insomma una bella compagnia di convinti assertori del brilluccicoso mondo che va dai Motley Crue, ai Twisted Sister, ai Poison a... Lady Gaga. Inutile dire che i dieci brani sono di alta classe tutti egualmente validi, anzi, difficile preferire uno all'altro ma, per esempio il terzo, la tiratissima Alien, potrebbe già essere un bel tromentone estivo ...here I am//I'm an Alien/I was sent/from the Rock'n'roll land... oppure sentite l' apertura di I'm Not Afraid e chiudete gli occhi; vi sembrerà di essere in un Nightmare del redivivo Alice Cooper per quanto la voce sia praticamente la stessa. Inizio pesante per King of the Night che si apre poi nei coinvolgenti cori. Manimal nonostante parli di un mondo alla Blade Runner, è il pezzo forte del disco con un solo di chitarra da antologia, la seguente Dear Rock n Roll è ovviamente il tributo che i toscani pagano al padre di tutti i generi e credo che la suonino in... ginocchio (nei live fanno anche In the name of R'n'R dei Mötley quindi...) mentre Let me Feel mi ricorda troppo un inizio della icona drag-queen Gloria Gaynor (forse hanno voluto omaggiarla...) ma ora non mi sovviene il titolo... se ricorderò vi telefonerò uno ad uno; poi diventa uno sconquasso sonoro degno della migliore scena glitter-live americana. Shining Doors, aperta da un'atmosfera rilassata ma elettrica ma se pensavate che gli H.A.R.E.M. si fossero aromatizzati allora ascoltatevi le seguenti Don't Lie, I say No, Run Down Free (sopratutto quest'ultima) che scorrono trascinate dai preziosi fraseggi di Emil B. e sostenute dalla tempestosa metronomica ed energica batteria che, colpo su colpo, macina le tracce del cd a ritmo forsennato e le vostre convinzioni in fatto di rock prenderanno un decisa sterzata verso il fondotinta, il belletto, i capelli cotonati biondo-platino, i colori accesi e le sciarpe e bandane fucsia non vi abbandoneranno più; Steven Tyler docet. Questa è la forza dei ragazzotti (!!!) toscani; suonare per divertire se stessi e divertire il loro pubblico che col tempo è diventato un fedele alleato ed ha innalzato il gruppo sull'altare delle band di culto assoluto; Wrathchild, Shotgun Messiah, Axl Rose fatevi da parte e tremate... gli Youngs Dudes sono tornati...e pronti per un altro Glam Attack.. ...Abbiamo passato momenti belli ma anche periodi difficili in cui c’era da ricominciare da capo, aggiornare la line-up per poi metterci a lavorare sul nuovo disco. Io e Nik abbiamo sempre avuto la voglia di andare avanti e a questo punto, prima dell’uscita del nuovo disco, è stato un dovere nei confronti di noi stessi fermare il tempo e riassumere, per quanto possibile, momenti indimenticabili che ripercorrerei dal primo all’ultimo! questo nuovo album è il riassunto, il migliore della nostra carriera... -Freddy- |
Freddy Delirio: Voce, tastiere Anno: 2010 |