In attesa del nuovo album "Chinese Democracy" della nuova formazione dei Guns n'roses, formata da membri nuovi a parte il cantante Axl e il tastierista Dizzy dopo lo split del 1994, ormai rimandato di parecchi anni, esce questo greatest hits che dovrebbe avere il compito di riassumere la carriera dell'hard rock band losangelina attraverso i cinque album ufficiali usciti tra il 1987 e 1993.
La raccolta è prodotta in modo egregio da Pill Leverson, ma non si puo' dire la stessa cosa della scelta dei pezzi da includere, scelta tra l'altro non concordata dai membri degli allora Guns che hanno cercato di impedire fino all'ultimo l'uscita di questo disco e che ancora oggi hanno in corso delle pendenze legali contro la casa discografica Geffen. Ad Axel e compagnia non si può dare certo torto, in quanto non bastano la dolce "Sweet Child o' Mine" o la dura "Welcome To The Jungle", o ancora le classiche "Don't Cry" e "November Rain", con l'aggiunta dell'unico pezzo inedito "Symphaty for The Devil" dei Rolling Stones a far si che questa raccolta sia davvero il meglio della produzione del gruppo nella propria carriera. Infatti non si può non menzionare assenze davvero pesanti come le sognanti "Estranged" e "So Fine", l'infuocata "It's So Easy", piuttosto che "Mr. Browstone" e "One In a Million" che sono state le due canzoni manifesto alla loro attitudine alla provocazione e trasgressione. La copertina è molto semplice, ritrae il logo della band formato da due pistole incrociate con due rose e per quanto riguarda gli arrangiamenti, i pezzi sono stati lasciati tali e quali ai dischi. In conclusione, questo greatest hits sembra più un pretesto della Geffen per racimolare qualche soldo dagli esasperati fans, ormai stanchi di aspettare l'uscita del nuovo disco, piuttosto che un regalo vero e proprio ad essi. |
Axl Rose: Voce Anno: 2003 |