La pubblicazione di un nuovo lavoro da parte dei cosiddetti “dinosauri del rock” suscita sempre pensieri contrastanti.
Alcuni sperano nell’ennesimo colpo di coda all’altezza dei capolavori anni ’70 ( quando è certo che l’ispirazione di quegli anni “complicati” è ormai irripetibile); altri si accontenterebbero di un buon prodotto che non offuschi troppo la storia della band e altri ancora ,più semplicemente, vorrebbero che proprio non ci fosse un nuovo album!! È con un mix di queste considerazioni che ci avviciniamo all’ascolto di Blue trance dei “dinosauri” polacchi SBB. L’inizio è dei migliori: “Etiuda trance” con le tastiere pesanti di Skrzek a dominare la scena in un’atmosfera molto seventies tra Wakeman ed Emerson. “Los człowieka” è il brano prototipo degli ultimi album della band. Un rock abbastanza lineare, dal ritornello orecchiabile (anche se in polacco!!), tastiere soffuse e la bella chitarra di Anthimos. ”Red Joe” (omaggio ad Hendrix?) è un SB ... Blues e l’unico dei pezzi presenti cantato in inglese. Molto valido lo strumentale “Święto dioni” composto da Anthimos con ricercate atmosfere fusion ed anche un altro gioiellino composto dal chitarrista “Karida beach” tra jazz rock e ... Camel. Un hard-rock (alla SBB), la title track “Blue trance” impreziosito da uno splendido “solo” di chitarra elettrica. Chiude l’album “Coda trance” che ci riporta alle magiche atmosfere seventies con le maestose tastiere di Skrzek, le cesellature di Anthimos alla sei corde e la corposa batteria di Gabor Nemeth. Blue trance è un lavoro che conferma, anzi migliora, il precedente “Iron curtain”. Un cd che affonda le sue radici musicali negli anni d’oro della band, semplificando certamente i brani, ma mantenendo comunque sempre una certa coerenza nel loro modo di fare musica. E la pensione è ancora lontana!! 80/100
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Józef Skrzek: Voce, basso, piano, Mmnimoog, micromoog, tastiere Anno: 2010 |