Sulla scena da oltre 20 anni come (soprattutto ) cantante dei Presence ( 6 album all’attivo), ma anche “special guest” in numerosi altri progetti ( ospite in lavori di Delirium, Osanna, Greenwall, Tylion ed altri ancora), da alcuni anni Sophya Baccini si è pure dedicata alla carriera solista.
Dopo “Aradìa” del 2009, ecco, a nome Sophya Baccini’s Aradìa, il secondo lavoro intitolato “Big red dragon” pubblicato dalla genovese Black Widow. La voce della Baccini mi aveva colpito sin da “Black opera” (album dei Presence del 1996 ) quando, con una certa “sfacciataggine” aveva interpretato in chiave rock delle “arie” famose di Verdi ( da “Il trovatore”, alla “Traviata” dal “Rigoletto” a “La forza del destino” ) con risultati molto interessanti. E la commistione tra rock, metal, musica classica e lirica è il sottile trait d’union che ci porta a questo secondo sforzo solista. L’idea del concept è nata durante un periodo di vacanza e il tema scelto è stato l’opera pittorica di William Blake racchiusa in 11 (dei 13 brani) a cui si aggiungono l’iniziale “William” e la finale “Jerusalem” (poesia dello stesso Blake) molto conosciuta nella versione EL&P. Se, all’ambizione del tema scelto, aggiungiamo una serie di ospiti d’eccezione ( i due Vairetti degli Osanna, Cristian Decamps degli Ange, Elisa Montaldo de Il tempio delle clessidre e, ancora, Steve Sylvester, Roberto Tiranti….) ecco che evidentemente nulla è lasciato al caso. Dopo l’introduttiva “William” è con “Angel of the revelation” che iniziamo a cogliere molte delle sfumature della voce di Sophya. Un brano “costruito” sulla sua ugola con la band (quasi tutta al femminile) pronta a rifinire, a colorare, ad impreziosire le dinamiche melodiche della cantante partenopea. “Satan” è a tratti ossessiva, oscura e persino inquietante con un notevole apporto degli archi di Stella Manfredi, ottima nel creare le giuste atmosfere. “Love of Hecate” offre un altro saggio della bravura della Baccini, qui in versione “lirica” con cameo di Elisa Montaldo a conferire delicatezza estrema al brano con i suoi interventi misurati al clavicembalo al mellotron e alla celesta. “La porta dell’inferno”, uno dei pochi pezzi con liriche in italiano, vede il contributo dei due Vairetti ( Lino ed Irwin) alla voce, oltre a quella di Sophya: anche qui gli archi protagonisti assieme ai duetti vocali che creano un atmosfera profonda ed introspettiva. Con “The number”, complice anche la voce di Steve Sylvester, il suono si inasprisce alquanto, così come in “Just” ( stavolta la voce è di Roberto Tiranti). Gli 8 minuti di “Cerebus” sono quelli più tipicamente progressive sinfonici con la commistione tra rock e lirica ben riuscita. “While he’s sleeping” vede l’incontro tra la voce della Baccini e quella di Sonya Kristina ( dei Curved air) ed il pezzo, con la complicità del violino della Manfredi, non può che ricondurci alle atmosfere della band britannica. Per gli amanti degli Ange ecco poi “ Au matin du premier jour” con Cristian Decamps a donare ulteriore carisma espressivo alle belle musiche. “Beatrice” è un capolavoro di piccole cose…una voce delicata, la discreta presenza del pianoforte (Marilena Striano) . Tutto questo in sei minuti di poesia pura. La title track non convince appieno, non tanto nel cantato, ma nelle musiche un poco insipide. Chiude l’album, come dicevamo, “Jerusalem” : lontana dall’interpretazione offerta da EL&P, ma altrettanto toccante. “Big red dragon” è senza alcun dubbio un lavoro importante e ben fatto, in cui le capacità interpretative della Baccini sono evidenziate ai più alti livelli. Qualche piccolissimo appunto lo riserviamo al versante prettamente strumentale con la band , forse, non “sfruttata” al massimo delle sue capacità ma che pare “solo” un (ottimo) contorno alla personalità della leader, davvero grande… 75/100
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Sophya: voce, tastiere, synth bass Special guests: Christian Decamps (ANGE) Sonja Kristina (Curved Air) Elisa Montaldo (Il Tempio delle Clessidre) Steve Sylvester (DEATH SS), Lino Vairetti (Osanna ) Irwin Vairetti (Osanna), Enrico Iglio (Presence), Roberto Tiranti (Mangala Vallis) Anno: 2013 Tracklist: |