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Editors
In This Light And On This Evening

Fan della New Wave fatevi sentire! Nel vostro campo gravitazionale sono finalmente approdati gli Editors. Dopo due album tipicamente Rock, The back Room (2005) e An End Has a Start (2007), ecco che sulle ultime battute estive fa capolino il terzo album In This Light And On This Evening, figlio di una generazione Post Punk che si amalgama a sintetizzatori e elettronica divenendo così un frutto più o meno succulento che molti di voi definiscono alternativo. In un periodo in cui l’elettronica sta prendendo sempre più piede fra chitarre e batterie, anche gli Editors hanno voluto far risposare i loro strumenti e dedicarsi a qualcosa di più sperimentale.

C’è molto Ian Curtis and Joy Division, Martin Lee Gore and Depeche Mode, New Order, Franz Ferdinand e diciamo tutta la scena Synth Pop moderna in questo album, una vera e propria svolta per gli Editors che sicuramente avranno fatto rimanere a bocca aperta (più per lo stupore che per la meraviglia) i fan di sempre. Curato in modo particolare nei suoni, l’album che si presenta con in una versione Deluxe Edition, è in grado di concedersi in modo adeguato grazie anche al fatto che i brani hanno una lunghezza medio lunga e l’ascoltatore può, in questo modo, rivivere a più non posso gli anni 80. Il primo singolo estratto è “Papillon” brano che si porta in scia le rimembranze Rock dei precedenti album nonostante la componente elettronica sia ben preponderante. Ha una buona musicalità che, assieme a “You Don’t Know Love”, risulta essere il lato più dancereccio dell’intero album. L’omonima title-track è un brano tipicamente darkwave dai toni vocali bassi e dal suono horror cinematografico che per alcuni versi assomiglia alla musica di Profondo Rosso di Dario Argento. Il pezzo forte dell’album arriva con “The Big Exit” le cui parti vocali costituite da un favoloso falsetto rendono l’intero brano più morbido rispetto alle gelide tastiere. A seguire la baritona “The Boxer” e la melodica “Like Treasure” fanno pensare che i brani migliori li abbiano tenuti per il gran finale e così accade in “Walk The Fleet Road” dove si rende veramente omaggio ai grandi Joy Division.
La festa però non termina qui. Gli Editors a quanto pare avevano molto da dire e tutto ciò lo si può ascoltare nell’ EP pubblicato in Deluxe Edition, intitolato Cuttings 2. Meraviglie delle meraviglie è scoprire che il lato Rock deceduto in [i]In This Light And On This Evening[/b] fa capolino nelle cinque canzoni che occupano questo mini-album. “This House Is Full Of Noise” ne è un esempio emblematico: il Rock degli Editors c’è, è nascosto sotto false sembianze, ma è presente. Particolare attenzione dovrebbe essere data a “My Life As A Ghost” fredda, dilatata e creativa sembra essere nata dalle mani di Dave Gahan.

L’album di per se mostra cosa sarebbe successo se i Joy Division avessero continuato nel loro cammino e racchiude i caratteri delle maggiori band New Wave dei giorni nostri. Ha un animo dark. Ce l’hanno anche gli Editors? Chi vivrà, vedrà.

60/100


Tom Smith: Voce e chitarra
Chris Urbanowicz: Chitarra
Russell Leetch: Basso
Ed Lay: Batteria

Anno: 2009
Label: Kitchenware Records
Genere: Synth Pop/New Wave

Tracklist:
01. In this light and on this evening
02. Bricks and mortar
03. Papillion
04. You don’t know love
05. The big exit
06. The boxer
07. Like treasure
08. Eat raw meat = blood drool
09. Walk the fleet road

CD 2 Deluxe Edtion
01. This House Is Full of Noise
02. I Want a Forest
03. A Life as a Ghost
04. Human
05. For the Money

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