“Immorality’s Ovra Colostrum” dei Deviate Damaen, pur pubblicato nel 2006, ripercorre fedelmente i primi anni della formazione romana, precisamente quelli compresi tra il 1991 ed il 1994, tramite un album antologico, interamente (e gratuitamente) scaricabile da Internet.
Il disco, dalla copertina gothic, dura circa 80 minuti ed è aperto da “... Alitandum Est!”, somma di brani dal vivo, tratti da vecchi demo del 1991/92, dai suoni sgangherati, un misto di fischi, gothic, urla, parole incomprensibili, applausi ed atmosfere create dalle campane o dall’organo: insomma, il lato primordiale dei Deviate Damaen (che all’epoca si chiamavano ancora The Eternal Punishment, nome poi cambiato in Haunted Ladies, quindi Deviate Ladies, prima di giungere ai nostri giorni), da valutare come rarità storica e non dal lato fonico, dato che parliamo di un gruppo agli esordi, senza alcuna esperienza. La registrazione migliora di gran lunga con “Lyturgical Obsession (Tentacula)”, caratterizzata da un organo in apertura, all’insegna del gothic metal, ben supportato da chitarra e tastiera. Dopo un intermezzo di effetti, arriviamo al 1993 con “Beyond Those Brambles”, dall’inizio lugubre, ottenuto per via di un carillon; successivamente si odono dei passi ed un bambino che canta una canzoncina ossessiva, interrotta da urla feroci che riprendono la stessa cantilena. “Mirror My Love” è un rock smussato da un’orecchiabile ritmica anni ’80, che solo la voce riesce a rendere più aggressivo. “Libido Pro Peccatoribus” inizia con il campionamento della voce di un prete, che parla della resurrezione; dopo la recitazione di un “Padre Nostro”, durante l’”Ave Maria”, una chitarra effettata si sovrappone alle voci filtrate ed accelerate dei fedeli, per poi lasciare il posto alle campane conclusive: i Deviate Damaen come oggi li conosciamo. “The Horrible Marquise” è aperta da un violino elettrico brutalmente violentato e straziato, che presto fa spazio ad un misto di black e gothic metal, in mezzo ai quali ricordiamo un lungo assolo a metà canzone ed un buon lavoro di basso, molto presente ed incisivo. Due minuti di tastiere rilassanti avviano “Hail Lefebvre!”, dedicata al vescovo cattolico scismatico, una valida lenta gothic; dopo altri due minuti la dolcezza è spezzata da voci aggressive, supportate da svariati effetti; segue un lungo monologo, quindi riprendono le tastiere per una chiusura in armonia. Dopo un nuovo intervallo di effetti, siamo giunti al 1994 con “Satan’s Erection / Der Bose”, campionamento di un Angelus di Papa Giovanni Paolo II, in cui la tematica è l’anticristo, seguito dalla spiegazione delle parole del Papa da parte, probabilmente, di un giornalista e di un cardinale: un brano piuttosto dissacratorio, quindi, che consigliamo solo ad un ascoltatore adulto e di stomaco forte. “Font Near The Ossuary / Vermi” è un lento doom, che poi accelera, mettendo in evidenza la chitarra; in seguito si innestano anche le campane e l’organo liturgico, che chiude in bellezza il lungo brano. Al suono di “Per me si va ne la città dolente” si apre una serie recitata di brani celebri, tratti dall’Inferno della “Divina Commedia” di Dante Alighieri; a metà del brano spicca ancora la chitarra, protagonista di un buon assolo, quindi intona il suo canto una dolce voce femminile, di stampo lirico, molto in anticipo sui tanto osannati Nightwish, interrotta da effetti ed urla demoniache. “Evil’s pride” è una sfida tra strumenti di ispirazione Deep Purple, con una riuscita alternanza tra effetti dark, risate, violino, organo e chitarra, lanciati in un’accelerazione ben riuscita, mentre la fine è affidata ancora a voci effettate. Il CD suona un po’ datato, ma è normale, trattandosi di un’antologia, che, quindi, rappresenta il meglio ed il peggio dei Deviate Damaen, che oggi sono molto distanti da questi suoni grezzi e (putroppo per noi) anche dalla scena heavy metal, dato che con l’età cresce anche l’esperienza, sia musicale che umana, ma non sta a noi giudicare le svolte stilistiche del gruppo. Lo consigliamo, ovviamente, ai seguaci della band, oltre che agli amanti del gothic metal ed a chiunque ascolti il metal estremo, purchè sia dotato di una certa ironia, dato che non stiamo parlando di un gruppo oltranzista, bensì di una formazione in continua evoluzione e dalle mille sorprese. 70/100
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Lineup non disponibile Anno: 2006 |