La fatica discografica raggiunse la posizione numero 23 nella classifica Billboard, trainata dai singoli "Magic Power", "Fight the Good Fight" e "Allied Forces" (i primi due brani agguantarono i gradini 8 e 18 della classifica Mainstream Rock di quell'anno).
"Allied Forces" è generalmente considerato il signature record di questo trio, perfetto connubio tra hard rock e melodia, sublimato da una tecnica puntualissima e da voci cristalline, perfettamente intrecciate tra loro, una formula già proposta negli album precedenti ma da qui in poi decisamente perfezionata (chi scrive, invero, preferisce "Thunder Seven" di 3 anni dopo, che racchiude brani come "Spellbound", "Follow Your Heart", "Time Goes By", "Killing Time", ove il connubio citato raggiunge la perfezione e assume connotazioni a dir poco spettacolari).
Tralasciando il primo vinile, che riporta il disco orginario senza variazione alcuna (pur nel gradevolissimo formato picture disc), gli altri 33 giri propongono l'esibizione integrale della performance registrata il 12 ottobre del 1981 alla Public Hall di Cleveland, in Ohio, all'epoca curata dalla King Biscuit Flower Hour Records e pubblicata nel tempo soltanto in cd, peraltro in varie edizioni. Ne consegue, quindi, che questa è la prima volta che questo live appare nell'apprezzato (e ormai defintivamente redivivo) formato analogico.
Va precisato che - unica pecca del box set qui recensito - i due dischi dal vivo tributano quello in studio soltanto in minima parte: tre soli brani - "Allied Forces", "Hot Time In This City Tonight" e "Fight The Good Fight" - che diventano comunque cinque grazie all'aggiunta di "Magic Power" e "Allied Forces", presenti nel 45 giri, entrambi attinti da un concerto dello stesso periodo catturato in Quebec, altrove inedito.
Concludendo, pur rappresentando un archetipo sonoro assai differente da quello forgiato dai connazionali e più progressivi Rush (ai quali sono stati spesso erroneamente gemellati) i Triumph costituiscono, assieme a loro, l'eccellenza della musica dura canadese, sublimata da una rara peculiarità: pur non proponendo AOR, Pomp o Heavy Metal, risultano graditissimi agli integralisti di ciascun genere musicale appena citato, e questa non è una ascendenza che può essere trascurata. Per farla breve, questo disco (magari non nell'edizione qui recensita, purtroppo non economica), è caldamente consigliato a chi ascolta con tenacia Toto e Journey, Asia e Giuffria, Van Halen e Dokken, gruppi con i quali il trio condivide rispettivamente rock di stampo melodico, arrangiamenti adrenalici arricchiti da tastiere sontuose, virtuosismi chitarristici talvolta funambolici.