Disco assai valido che richiama le influenze più acide di Neil Young, che si tratti delle sanguigne cavalcate il cui incedere è determinato da chitarre assai distorte o dei brani più magnetici vicini al ritmo caracollante di “Cortez The Killer”.
Fa eccezione il solo brano “You And I”, soffuso e delicato episodio acustico che sembra evocare, ancora una volta, il migliore repertorio del Neil Young in versione voce/chitarra acustica Molto coraggioso, pubblicare un disco come questo alla fine degli anni '80, conseguendo, peraltro, due innegabili meriti: questa fatica discografica (come pure alcune del canadese), ha il merito di anticipare di poco la fortunata formula del grunge, seppur con la variante psych e surreale tipica di una band rustica ma determinata come i Crazy Horse; i richiami al repertorio dell'ex Buffalo Springfield non sono mai bovini, permeati, invece, di ricca personalità interiore, a testimoniare che il suono di dischi come “Zuma” o “Rust Never Sleeps” venne chiaramente forgiato anche dalla band di supporto e non soltanto dal blasonato e genialoide solista. |
Billy Talbot - Bass, Vocals, Keyboards Anno: 1989 Tracklist:
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