La trasposizione sul palco teatrale de "Gli Inimitabili", trasmissione di Rai3 in onda a marzo 2024, risulta convincente e credibile. Lo spettacolo dedicato al primo protagonista di una trilogia affascinante, Giuseppe Mazzini, è in grado di raccogliere prevedibili adesioni di stampo patriottico. La formula offerta è di chiaro retaggio teatrale, pur arricchita da inserti espositivi a vocazione monologhista. Questo modello bicefalo risulta perfettamente bilanciato: da un lato una recitazione dai toni gradevolmente enfatici, dall'altro un'esposizione lontana dalla sterile funzione didascalica, anche nell'apprezzabile alternanza tra le due voci udibili, quella in diretta di Edoardo Sylos Labini, quella femminile, registrata. Ad arricchire questa doppia componente, le musiche originali suonate da Sergio Colicchio (autore, peraltro, di una suggestiva interpretazione per solo piano de l'Inno di Mameli", rectius Il Canto degli Italiani), e una manciata di immagini attinte da meravigliose stampe d'epoca, proiettate su un palco stilizzato volutamente asettico, impreziosito da un gioco di luci delicato e a tratti suadente. Quest'opera teatrale riporta in auge un personaggio fondamentale come Mazzini, sintetizzando in maniera esemplare la sua vita, a tratti rocambolesca (ma sempre connotata di una direzione coerente, intrisa di nobili principi), ed evocando suoi apprezzabilissimi scritti, non lontani dall'incarnare il senso più puro della poesia, non soltanto in termini metrici, ma anche contenutistici. A latere, Edoardo Sylos Labini offre l'opportunità di apprezzare, con rinnovata stima, personaggi del calibro di Camillo Benso di Cavour, Thomas Carlyle e Goffredo Mameli e di rivalutare le figure di Carl Marz, Giuseppe Garibaldi, Carlo Alberto di Savoia e Napoleone III, considerando aspetti non sempre esemplari della loro condotta. Storicamente parlando, infine, non è affatto biasimevole il fatto che l'evento afferente all'Unità d'Italia sia appena accennato, giacchè l'opera in questione offre la visione mazziniana del percorso unitario, cioè un'Italia di stampo repubblicano, non certo monarchico: in tal senso, risulta apprezzabilissima l'esaltazione del genovese quale figura ispiratrice degli eventi peninsulari successivi alla Seconda Guerra Mondiale. L'opera di Edoardo Sylos Labini - così magistralmente divisa tra divulgazione e recitazione - continua con altri due eventi teatrali di tenore analogo, rispettivamente dedicati a Gabriele D'Annunzio, il sommo vate (sabato 28 settembre), e a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo (domenica 28 settembre). |
INIMITABILI: GIUSEPPE MAZZINI
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