Bologna, 1 Aprile 2022 - Auditorium Manzoni
Foto: Andrea Ranzi
Accordi luminosi dei legni che cedono spazio agli archi che si precipitano verso un magico, riconoscibilissimo, primo tema; in questa Quinta di Schubert c'è subito un buon fraseggio. I restanti movimenti sono articolati in modo ponderato, in particolare nel Minuetto, chiaramente tributario della sinfonia 40 di Mozart, energico e cromatico con gli archi che volano sui temi grazie anche ad una scrittura più leggera. Durante l'esecuzione permane sempre viva l'audacia armonica e giovanile di Schubert e ne risalta la mai troppo valorizzata abilità contrappuntistica. Haenchen dirige conferendo chiarezza all'etereo Allegro e fascino all'Allegro vivace conclusivo. L'Andante con moto è condotto, attraverso la modulazione, cercando di distillare ogni goccia di musicalità dall’orchestra, mentre l'Allegro vivace concretizza il tema iniziale. Nella composizione c'è una forte anticipazione della maturazione sinfonica di Schubert, in particolare nel sentito Adagio. Finale sempre emozionante, virato verso Haydn, con i trilli che anticipano la rinnovata esposizione del tema iniziale prima che vengano suonati gli accordi finali.
Oltre a scavare in strutture convenzionali a quattro movimenti, Bruckner si è avventurato in nuovi stili armonici, persino dissonanti. Questa esecuzione della Terza sinfonia, eroica, e, solo a tratti maestosa, sottolinea maggiormente la bellezza, la cadenza e il lirismo di Beethoven e Schubert e meno l’intensità sublime e melodrammatica del contemporaneo di Bruckner, Richard Wagner. Haenchen mantiene un approccio senza fronzoli, riuscendo a catturare buona parte del fascino sfuggente dell'opera. La performance ha un ritmo veloce, garantendo al contempo un flusso di idee regolare e ordinato pur condizionata da una intonazione non sempre ineccepibile degli ottoni. Interessante l'Adagio, insieme adorabile e rapsodico di melodie, che il direttore maneggia con delicatezza ma senza sentimentalismo. Lo Scherzo è convincente nell'apice del crescendo e nel Trio in chiave maggiore culminando in un finale davvero commovente.
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Harmut Haenchen direttore Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Data: 01/04/2022 musiche di Franz Schubert Anton Bruckner
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