Lo ammetto. Ero proprio convinta che il caro e vecchio Creedence Clearwater Revival si sarebbe concesso con il contagocce, tant’è che durante il viaggio verso Lucca esclamai, con lo stupore di tutti, un: “Non farà più di un ora di concerto!” E invece il “ragazzo” ci ha donato una scaletta notevolmente rivisitata rispetto alle precedenti; due ore di concerto senza un attimo di respiro e una domenica sera intrisa di sano rock and roll sotto un cielo stellato di fine Luglio. Arrivata al concerto con tre ore di anticipo, vagliavo le varie offerte che la piazza mi dava alla ricerca della migliore visuale possibile, anche se iniziava già a quell’ora ad essere pressoché impossibile considerando che i posti sotto al palco erano occupati da orde di 50enni alla ricerca della propria gioventù. Preso posto in una fila medio bassa aspettando l’inizio del concerto quando fa la sua comparsa Irene Fornaciari, figlia del noto bluesman italiano Adelmo “Zucchero” Fornaciari. A quanto pare è lei che apre le danze questa sera.
Mi dispiace dirlo ma non sono mai stata una sua grandissima fan e di conseguenza il repertorio che ci ha offerto, “Voli”, “Spiove Il Sole”, “Un Sole Dentro” e un medley di canzoni che hanno accompagnato la sua crescita musicale, non hanno fatto altro che allietare leggermente l’attesa e fare da sottofondo mentre la sottoscritta si gustava una brioche per cena. Alle 22.00 circa entra in scena il vero protagonista della serata. Le prime note che ci concede sono quelle di “Up Around The Bend” che scatenano i cuori assopiti dei visitatori portandoli ad un delirio comune e ad una corsa senza fine verso il palco. Si, al diavolo le sedie e le posizioni composte!
Ma già sulle note del successivo pezzo “Green River” si riesce ad intuire come procederà la serata: un mix di rock, accentuato da leggere note di hard rock coadiuvato il tutto con un sensibile country. Insomma, il 1969 è ha Lucca il 26 Luglio 2009 e le successive “Sweet Hitch-Hiker”, “Who’ll Stop The Rain” e “Born On The Bayou” lo dimostrano. John Fogerty non da tregua hai suoi ballerini saltellanti sotto al palco, si dimena da una parte all’altra del palco, interagisce con il pubblico e ha un buon supporto musicale grazie agli elementi che lo accompagnano, come il violino, che merita un scroscio di applausi nel bellissimo assolo di “Jambalaya”. Sono le note di una forse troppo melensa “Joy Of My Life”, ballad dedicata alla moglie, ad allietare un po’ i nostri cuori che corrono all’impazzata, a darci respiro mentre rimaniamo incantati dall’amore che scaturisce dalla note di quest’uomo. Nulla però cambia quando Fogerty prende in mano la sua chitarra elettrica e riparte in quarta con “Working On A Building” arrivando fino ai profondi rock n’roll di “Keep On Choolin’” allietati dalla fisarmonica e da un trio di chitarre fin troppo infervorate. E così fino alla fine, con il batterista che picchia il ritmo diventato a fine serata veramente troppo veloce anche per noi, con le gambe a pezzi dopo due ore di concerto, Fogerty si ostina a spremerci più che può con i “Rolling, rolling, rolling on the river” di una “Proud Mary” cantata a squarciagola, una “Proud Mary” di chiusura che ci ricorda che siamo ad un concerto di un uomo che, insieme ai Creedence Clearwater Revival, ha fatto parte della storia del rock e che festeggia, 40 anni dopo, quella storia con noi.
Cast completo del Lucca Summer Festival
Irene Fornaciari
John Fogerty
Data: 26/07/2009
Luogo: Lucca - Piazza Napoleone
Genere: Rock
Setlist:
01. Up Around The Bend
02. Green River
03. Sweet Hitch-Hiker
04. Who’ll Stop The Rain
05. Born On The Bayou
06. Lookin’ Out My Back Door
07. Ramble Tamble
08. Midnight Special
09. It Ain’t Right
10. Don’t You Wish It Was True
11. Joy Of My Life
12. Workin’ On A Building
13. Have You Ever Seen The Rain
14. Keep On chooglin’
15. Night Time Is The Right Time
16. Jambalaya
17. I Heard It Throught The Grapevine
18. Rock And Rolls Girls
19. Down On The Corner
20. Bad Moon Rising
21. Old Man Down The Road
22. Fortunate Son
23. Rockin’ All Over The World
24. Proud Mary