Devo ammettere che trovandomi di fronte alla copertina di questo disco, a primo impatto, ho pensato ad un nuovo lavoro di Rihanna. Una ragazza di spalle che mostra la schiena tatuata su uno sfondo rosa stimola l’immaginazione che spesso si infrange su una realtà ben diversa. L’album in questione, infatti, si discosta di molto, e permettetemi fortunatamente, dal pop commerciale della cantante barbadiana. “Minority” è il nuovo EP dei “My Light Bones” che segue una linea di alternative rock molto pulito ed orecchiabile in cui morbide chitarre distorte, supportate da una buona sezione ritmica di basso e batteria, avvolgono intime e malinconiche atmosfere. La voce, rigorosamente in inglese, possiede una timbrica piacevole che, come seta delicata, ricopre le curve sinuose delle cinque tracce dell’album. Il quartetto di Firenze gode di un solido affiatamento: i ragazzi suonano insieme da cinque anni ed hanno già autoprodotto due EP (“My Light Bones” nel 2012 e “Killer Plants” nel 2013) riscuotendo un buon successo che li ha proiettati su molti palchi italiani condivisi con band come “Valerian Swing”, “Cosmetic” e “Jack Of Heart”. “Minority”, come dimostra il singolo “Cities”, è un disco patinato e ben costruito, dai toni pacati e nostalgici in cui però l’urlo necessario a scuotere l’anima nel profondo rimane strozzato in gola. Non fatevi ingannare dall’apparenza, come il sottoscritto: i “My Light Bones” hanno certamente le solide basi per poter costruire un grande faro in mezzo a questo oceano di ordinaria consuetudine. |
Marco Lompi: voce, chitarra Anno: 2016 |