“How Can I Say?”, il primo album dei “GRAM.”, è la dimostrazione che sotto i nostri piedi, sotto il nostro frenetico quotidiano, si muove un incessante brulicare di sorprendenti idee altisonanti. Il gruppo romano si forma tra le mura del “Sinister Noise”, lo storico club della capitale in cui il rock alternativo è sempre stato il motore trainante. Nella formazione, oltre a Giacomo Occhiuzzo (chitarra) e Riccardo Alexander (basso), sono presenti due componenti della band capitolina “Beesus” ovvero Matteo Marini (voce e chitarra) ed Adriano Bartoccini (batteria) che incrementano il loro talento coltivando questo ottimo progetto parallelo. Registrato nella "Sala Nera" del Castello Colonna di Genazzano, il disco si veste di colori intensi che vengono sfumati e contaminati da un sound di matrice rock in cui i “GRAM.” iniettano una dose di grunge mischiato a psichedelia. Il risultato è tutt’altro che scontato: chitarre distorte, ritmi deliranti e suoni potenti che improvvisamente si placano su morbidi prati di inquietudine urlata da una voce sporca e graffiante che è capace di adattarsi e sopravvivere in qualsiasi territorio sonoro. Il quartetto è stato abile ad architettare un immaginario musicale dalle atmosfere stimolanti che tiene lontana la noia grazie alla componente di imprevedibilità che aleggia in tutto il disco, specialmente nei pezzi più lunghi come “Nails” e “Home Fruit (Space Ambulance Take 5 in the Castle)”. “How Can I Say?” è un quadro di rock alternativo, una sorta di ritratto di Dorian Gray che sbiadisce lentamente assumendo le sembianze distorte di un moderno Kurt Cobain dal ghigno irriverente. Tanto bello quanto affascinante. Tracklist: 01. Sun Burns In California 02. Crazy Vegan 03. Thirsty Animals 04. Southern - Western 05. Ashtray 06. Junk DNA 07. Teamwork Deficit 08. Nails 09. Locus Amoenus 10. Home Fruit (Space Ambulance Take 5 in the Castle) Formazione: Matt: voce, chitarra Giacobba: chitarra Mudd: batteria, voce E Ric: basso, cori
|