Dalle ceneri della progressive band “Labirinto di Specchi” nascono i “BOB”. Il trio toscano debutta con “All’ombra della Vergogna”, un lavoro autoprodotto che suscita interesse. Il rock è l’elemento predominante in un disco dalle sonorità non troppo scontate nelle quali si inseriscono cupe trame di stoner, flebili barlumi di psichedelia ed accattivanti giri di chitarre che impressionano per efficacia ed orecchiabilità. I testi, in italiano, raccontano uno scorcio della società attuale, quello più immorale che spesso si nasconde “All’ombra della Vergogna” appunto. La voce pulita e rabbiosa di Luca racconta, nei dieci brani, storie di un mondo alla deriva, dove il popolo, reso schiavo dai potenti, è costretto a privarsi dei propri beni, delle proprie gioie a favore di una casta insensibile. La band denuncia il pessimo stato in cui giace il nostro paese che ha perso credibilità calpestando valori come l’istruzione (“Coltura Moderna”), l’informazione (“Tg BOB”) ed il lavoro (“Electropunk”). Un quadro ben rappresentato dalla copertina dell’album che mostra, con ironia, tre rappresentanti del potere politico, militare ed ecclesiastico immersi in un’oasi di serenità intenti a sfruttare una bambina che porta loro della frutta. Ma sul retro sono pronti tre cappi appesi ad un albero, dimostrazione che le cose stanno per cambiare, che il popolo sta preparando una rivolta alla quale i “Bob” saranno orgogliosi di contribuire con una colonna sonora entusiasmante. Anno: 2016 Label: Autoprodotto Genere: Alternative rock Tracklist: 01. BOB 02. Idee 03. Coltura Moderna 04. Giovanni L’esuberato 05. Tg BOB 06. Happy New Life 07. Mefistofele 08. Manola 09. Electropunk 10. Il Mio Stato di Oppressione Formazione: Luca Crezzini: chitarre, voce Filippo Menconi: basso, voce Raffaele Crezzini: batteria
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