Debutto importante per il trio toscano “Hard Reset” che, con ingegno, sudore, energia e buona capacità, compone il primo album: “Machinery & Humanity”.
Il disco è come un ingranaggio non troppo sofisticato ma dalla perfetta funzionalità, costruito con attenzione meticolosa, che possiede un fluido movimento sonoro.I componenti della band, traggono le loro ispirazioni da generi musicali diversi: il puro rock dei Foo Fighters, Queen e Muse, quello più melodico dei Counting Crows, il punk dei Ramones ed il post-grunge dei Deftones e Ministri. Quello che ne viene fuori è un prodotto prevalentemente alternative-rock , molto “americano”, marcato da con un sound eccellente e valorizzato dalle notevoli doti canore del cantante che è abile ad avvicendare graffi e carezze melodiche.Ci sono pezzi elettrizzanti dalla struttura chimicamente esplosiva come “Cyclops”, “Changing”, “When the Lights Go Down”, “Monkey Seeking”, altri brani sono costruiti con metalli più malleabili come “Beautiful Cloud”, “Mold”, “Venice Souvenir” e poi c’è “Same Name” che, come un’emozione, si evolve cambiando forma e colore.“Machinery & Humanity” è un marchingegno tecnologicamente creativo, è un grosso aereo cargo, capace di trasportare un carico importante di ben 15 brani, che possiede una potenza tale da poter decollare verso un futuro concreto, sorvolando panorami da perfezionare. Tracklist: 01. When we collide 02. Cyclops 03. Beautiful Cloud 04. Tweed 05. Changing 06. Drawbridge 07. When the lights go down 08. Rain 09. Mold 10. What I hope to find 11. Venice souvenir 12. Monkey seeking 13. Same Name 14. itsalovesong 15. Saint John's night Formazione: Sergio Strada: voce e chitarra Mauro Macchia: batteria Luca Murano: basso
|