Il nuovo e primo album dei “Miss Mog” prende il nome dal celebre tennista che attualmente occupa il terzo posto del racing mondiale ATP. “Federer”, a detta del trio veneto ma non solo, è uno dei pochi miti dei giorni nostri, un atleta quasi imbattibile che in molti hanno sognato di battere. Dall’ambizione di superare sfide impossibili nasce l’ispirazione del disco che, uscito il 15 aprile per “Dischi Soviet Studio”, si compone di undici tracce dai colori accesi di un electro pop spigoloso. “Federer” denota una certa leggerezza all’ascolto, un lavoro ironico ma che sa essere anche pungente, malinconico e nello stesso tempo giocoso. Tastiere e sintetizzatori si intrecciano in un sound piuttosto minimale che non sempre riesce ad essere trascinante ed imprimersi nella memoria. I ritmi, dal carattere moderato in cui scarseggiano accelerazioni e dinamicità, sono il sottofondo della quotidianità cantata in ogni brano che i “Miss Mog” trasformano in una realtà sintetica e danzante dalle sfumature vintage. Complessivamente “Federer” rimane poco incisivo durante l’ascolto, sembra un auto in moto pronta a partire per un lungo viaggio ma che alla fine gira e rigira in un’area di sosta affollata. Una maggiore inventiva alzerà sicuramente la sbarra del dannato parcheggio in cui i “Miss Mog” non meritano di restare. Anno: 2016 Label: Dischi Soviet Studio Genere: Elettronica, Pop Tracklist: 01. Un Pomeriggio 02. Venety Fair 03. Pangea 04. Faust 05. Federer 06. Panchine Divelte 07. Complesso B 08. L’Alibi 09. Meteoritmo 10. Razorology 11. Sulle Punte Formazione: Enrico: voce Tommy: basso Grace: tastiere, synth
|