L’autostrada Salerno-Reggio Calabria è un interminabile percorso italiano che racchiude un’infinità di viaggi con annesse storie di ogni tipo. Una di queste nasce proprio al “Km 183” quando il furgone degli “Osaka Flu” si ferma per un guasto e li lascia a piedi durante il loro tour. Un inconveniente che getta le basi del secondo disco della band toscana dal carattere chiaramente punk rock. L’album, pubblicato da “Soffici Dischi” e prodotto grazie al contributo del concorso “Toscana 100 Band”, si compone di dieci brani che scavano sulla superficie di un paese schiavo della globalizzazione, scolorito da soprusi ed egoismo. Una ricerca minuziosa nei meandri più bui della società: la terribile malattia dell’apparire, l’arido mondo del lavoro, la mancanza di responsabilità nei giovani d’oggi, l’avida corsa al potere che non lascia scampo ai più deboli. Il trio aretino racconta tutto questo con sarcasmo ma anche con la rabbia di un giovane che vede una società accecata dal consumismo e trainata dall’ignoranza schiantarsi verso vizi e false ideologie. Con un sound spensierato e coinvolgente dalle venature rock in cui scorre un frizzante garage, gli “Osaka Flu” provano a suonare la sveglia su questo mondo addormentato che stenta a reagire. Non resta che alzarsi e saltare. Anno: 2016 Label: Soffici Dischi/Audioglobe Genere: Rock, Garage, Punk Tracklist: 01. Apocalhipster 02. Camden 03. Cappello Firmato Vintage A Righe Blu 04. La Sindrome Del Giovane Holden 05. Mentre Eri “In Viaggio” 06. Casa Lavoro e Minivan 07. Propaganda 08. Non è Colpa Del Maltempo 09. L’estate Del ’96 10. Molly Formazione: Danny Cecco Miki
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