Un sound articolato che, come un maestoso castello di carte, colpisce ed affascina per la complessità con la quale è stato concepito e realizzato. A differenza dell’accostamento ludico, il primo disco dei “Blue Hour Ghosts” è solido e roccioso. Le fondamenta, prevalentemente metal, sorreggono un cubo di Rubik sul quale si allineano melodie colorate contenute da spigolosi riff taglienti: una quadro di astrattismo sonoro dai tratti potenti e camaleontici. L’omonimo album della band è destinato ad un’ampia fetta di pubblico grazie alla propria versatilità compositiva ed alle proprie radici armoniose che non affondano mai nel terreno più profondo ed aggressivo ma si muovono su superfici facilmente calpestabili. La voce calda e graffiante è affiancata da chitarre compatte e ritmi corposi nei quali serpeggiano tastiere ipnotiche: un’orchestrazione di tecnica e coraggio che stupisce sin dalla prima “Dreadful Faces and Fiery Arms” per poi continuare a sorprendere in “The Rogue Wave” e “Ballad of the Wrecked” per citare alcuni brani. Il primo lavoro tutto made in Italy della band modenese è una macchina quasi perfetta, così lucente e veloce in pista da dover attendere più giri perché possa rimanere impressa in tutto il suo splendore. Il rombo del motore rimane comunque impressionante. Anno: 2016 Label: Buil2Kill Records Genere: Melodic Alternative Metal Tracklist: 01. Dreadful Faces and Fiery Arms 02. Unsolved 03. A Ton of Feathers 04. The Rogue Wave 05. Death and the Lover 06. Secrets of the Night 07. Ballad of the Wrecked 08. Leftovers 09. The Missing Void Formazione: Alessandro Guidi - Vocals Diego Angeli - Guitar Francesco Poggi - Guitar Simone Pedrazzi - Keyboard Matteo Malmusi - Bass Andrea Fedrezzoni/Sergio Perna - Drums
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