Prima uscita discografica per il singolare quartetto gallese chiamato “Mammoth Weed Wizard Bastard”. Il full-leght, intitolato “Noeth ac Anoeth” è un concentrato di doom ipnotico a tinte scure rovesciato su tre tracce soltanto: “Les Paradis Artificiels”, “Slave Moon” e “Nachthexen” della durata complessiva di 50 minuti. Il disco può essere paragonato ad una carrozza implacabile ed elegante trainata da possenti cavalli al galoppo che corrono verso ignote mete psichedeliche spinti da una seducente voce femminile che aleggia in un atmosfera buia ed avvolgente. I riff magnetici delle chitarre, i ritmi incisivi della batteria, le linee rombanti del basso e la consistenza granitica dei tamburi, contrapposta a quella morbida dei synth, offrono un sound pulsante ed ossessivo che si protrae per tutta la durata di un album per lo più strumentale. Un viaggio cosmico, sempre mutevole ed assolutamente coinvolgente in cui l’imprevedibilità prende il sopravvento su tutto ciò che risulta convenzionale. Salite a bordo. Tracklist: 01. Les Paradis Artificiels 02. Slave Moon 03. Nachthexen Formazione: Hoss Mandrill: batteria Paolo Nuttertini: chitarre Mark Huckridge: synth, chitarre Jessica Ball: voce, basso
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