Un’accomodante sedia a dondolo, intarsiata d’arte, giace nell’assoluto buio silente di una stanza, quando una voce soave accende la flebile fiamma di una candela. L’atmosfera intima ed ospitale richiama ogni sensibile coscienza ad assistere all’idilliaco canto della passione che viene sospinto dal fiato della poesia e dal tenero fremito di una chitarra acustica. Vespertina scosta il sipario delle emozioni lasciando entrare le curiosità umane all’interno della sua camera nascosta. Una camera oscura nella quale si sviluppano sei fotografie, rigorosamente in bianco e nero, narrate con la verve intrinseca che possiede una giovane ombra coraggiosa al cospetto della remota luce. Il primo EP della cantante perugina, all’anagrafe Lucrezia Peppicelli, si staglia nel cielo limpido della notte come un astro cadente: tanto incantevole quanto repentino. L’opera sinuosa e romantica prende il nome di “Glossolalia”, termine che, come fenomeno anormale, indica i deliri verbali di alcuni malati di mente; come fenomeno normale, invece, risulta da fonemi articolati in forma musicale, tali da esprimere degli stati d’animo. Un’espressione che si specchia nel linguaggio dell’artista che gioca con gli accenti delle parole, rigorosamente in italiano, riuscendo a concepire una forma lessicale decisamente stravagante e seducente. Vespertina compie un viaggio interiore senza alcuna paura consumando, con la propria musicalità onirica, la cera di quella candela avvolta dalle tenebre. É bello vedere due mani d’argento che accarezzano la luce durante l’ascolto di ‘Nuova York’, è dolce scorgere la rinascita di un’anima nelle tenebre di ‘Oh My Lover’, è piacevole sognare sulle vibrazioni delle sei corde che, indomite, attraversano lande di tiepide suggestioni. Il suono dello schioppettio del fuoco di ‘Slumber’ scalda l’animo in questo piccolo universo che confina con la sensibilità di una donna, con la forza della musica e con l’eleganza della poesia. Un triangolo che delimita il bagliore della vita circondata dal buio cosmico di tutto ciò che la alimenta. “Glossolalia” è il suono della notte, lontano dal tramonto, sconosciuto all’alba e così dannatamente profondo da raggiungere gli abissi dell’io più recondito. Non rimane che spegnere la candela con una lacrima di miele: la densa, dolce essenza di un disco che continuerà ad ardere nella memoria. Anno: 2017 Label: Dio Drone/Toten Schwan/Dischi Bervisti Genere: Cantautorato/Acustico Tracklist: 01. Ex Toto Corde 02. Nuova York 03. Oh My Lover 04. Samael 05. Seventh Sorrow 06. Slumber Musica e testi di Vespertina
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