In alcune circostanze, l’immaginazione riflette la musica su qualsiasi superficie, sul cielo, sul ghiaccio, sul buio, sull’anima. La musica si insinua, sin dalla nascita, nel genio di esseri predestinati che nel corso della vita se la ritrovano incisa sul palmo delle proprie mani. La complessità dei segmenti che attraversano la superficie di una carezza rimane indecifrabile e misteriosa per la gente comune, ma non per i Circo Boia: chiromanti sonori. La band, formata da Erika Fassari e Joey Chiarello, plasma il primo omonimo album grazie alla complicità di un estro individuale fuori dal comune. L’originalità di “Circoboia” sta nella varietà sostanziale di ogni singolo brano che spazia in diversi generi musicali, mantenendo alto e vivo il coinvolgimento acustico di chi ne beneficia. La mappa sonora del disco può riflettersi sugli innumerevoli solchi che caratterizzano il palmo delle mani: un’infinità di tratti più o meno lunghi, più o meno profondi che si colorano di rock, di blues, di reggae, di punk e di fantasia. L’ascolto di questo esordio discografico risulta estremamente godibile, il continuo trasformismo musicale che veste ogni brano è l’attrazione principale del circo, del Circo Boia. La musica della band precipita nel vuoto del tempo, come i granelli di sabbia di una clessidra, riportando alla memoria piacevoli sonorità facilmente accostabili a nomi quali Clash, Iggy Pop, Courtney Love, Garbage, Cure, Pj Harvey e No Doubt. Le atmosfere degli anni ottanta-novanta vengono rinnovate con inserti elettronici e cambi di tempo che mutano il sorriso di ogni canzone in atteggiamenti ammiccanti molto sensuali. I Circo Boia non ne sbagliano una: l’opener ‘Doppler’ è il morso dark di un vampiro che svanisce nel reggae di ‘Fight For Love’. I violini ed il rum di ‘Ye!Ho!’ sono l’energia che nutre un disco fluido ed avvincente come le hit ‘Lick The Well’ e ‘I Think You’re Right’: due pezzi che divorano letteralmente l’indifferenza. Il blues liquoroso di ‘Liar’ si diluisce in un morbido rock completando così la deliziosa miscela inebriante del duo toscano. Il merito di un’ottima produzione va tutto a Gian Maria Accusani (Sick Tamburo, Prozac+) che, oltre a Matteo Maggi alla batteria, ha partecipato alle registrazioni del disco in veste di chitarrista e dietro al synth. Se nulla scorre fra i solchi delle vostre mani, lasciate che sia un applauso l’effettivo riflesso del piacere scaturito dall’ispirazione dei nostri Circo Boia. Anno: 2017 Genere: Rock, Punk, Blues Label: DIschi Bervisti Tracklist: 01.Doppler 02.Fight For Love 03.Ye!Ho! 04.She Walks Into The Fire 05.The World Of Tomorrow 06.Lick The Hell 07.Hellride 08.I Think You’re Right 09.Negen 10.Liar Formazione: Erika Fassari: chitarra, voce Joey Chiarello: basso, backing vocals Ospiti: Matteo Maggi: batteria Gian Maria Accusani: backing vocals, chitarra, synth
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