I Carmona Retusa sono folli giardinieri musicali che coltivano le piante germogliate dai semi dell’hardcore più ruvido. La cura con la quale i Nostri fanno crescere le proprie creature è maniacale: all’interno della loro serra torinese, la band non si limita ad innaffiare i vegetali con sangue e rabbia, si spinge oltre. I ragazzi praticano innesti noise che deformano il tronco di un bonsai dal quale sbocciano denti aguzzi ed unghie affilate. “Solo un po’ di terra e un albero sopra” è dunque soltanto l’immagine sintetizzata del primo disco dei Carmona Retusa. Un album sporco come la terra e violento quanto una radice che si avvinghia al terreno, che rimarca, attraverso i testi in italiano, la propria appartenenza a questa Terra affrontando, senza timore, il tema dell’accettazione. La band è come se volesse dare voce al silenzio di una pianta che viene potata, trasformandolo in un urlo liberatorio di straripante collera. Schitarrate corpose e ritmi forsennati stringono in una morsa la voce di Fabio che lotta in ogni modo, e usando qualsiasi espediente, per districarsi da una trappola sonora davvero ben congegnata. Il risultato è un groviglio di sonorità che rincorrono la rabbia degli Storm{o} e l’imprevedibilità de Il Teatro Degli Orrori: un nodo che non si lascia slegare perché è semplicemente arte. Arte che occupa un posto rilevante anche in tutta la grafica del disco realizzata dall’illustratrice Chiara Fucà che ha impreziosito ulteriormente il valore di questo album. “Solo un po’ di terra e un albero sopra” (titolo che omaggia lo scomparso fumettista Andrea Pazienza) è un esordio discografico elettrizzante, molto attraente per gli amanti delle sonorità aspre e vertiginose che farà sicuramente parlare di sé. Ad oggi non è mai stato così appassionante darsi al giardinaggio! Anno: 2018 Label: Vollmer - Industries Genere: hardcore, noise Ufficio Stampa: Dischi Bervisti Tracklist: 01. Pazienza 02. Risposta 03. Caos 04. Porte 05. Piangere 06. Carne 07. Scavato 08. Selenofilia 09. Rei Formazione: Luca Guida: batteria Benito Antonio Carrozza: basso Fabio Mascolo: voce Lorenzo Spinelli: chitarra
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