Nati in Toscana nel 2001 ma con un line-up stabile solo dal 2004, i Wild Roads già dal nome, fanno ben intuire la strada sonora intrapresa, e questo loro demo di debutto non fa altro che togliere qualsiasi dubbio, sin dai titoli delle canzoni.
"E' solo rock'n'roll" diceva un profetico gruppo britannico negli anni '70, e per il quintetto del Granducato questa frase è verbo. Le 5 canzoni qui incluse sono la classica scarica di adrenalina ed elettricità sempre in bilico tra Hard e Heavy Metal anni '80, dove la mancanza assoluta di originalità è ben sopperita dalla verve è da un songwriting robusto e sempre convincente. Dalla cavalcata "Rider of the Sunset" forte di una linea vocale dal retrogusto Glam/Street, passando dalla ozzyana title track (che riecheggia non poco "I Don't Want To Change The World.." dell'ex leader dei Black Sabbath nelle strofe iniziali) la band sa bene a quale pubblico mirare, innalzando granitici muri di chitarra e piazzando una serie di ritornelli che si ficcano in testa sin dal primo ascolto. Sorprende piacevolmente anche la ballata Re-live my life", che denota un sincero e riuscito romanticismo e mette anche in luce le buonissime doti vocali di Michael Cavallini. In definitiva, Wild Roads è un EP che ben marca il territorio sulla quale vuole muoversi l'ensemble, mostrando i muscoli e gli artigli, ma quando necessario riuscendo anche ad essere più morbidi e atmosferici. Sarebbe molto interessante sentirli presto alla prova con un minutaggio ben superiore a questo. Per adesso possiamo solo dire che la strada oltre che ad essere selvaggia, è anche quella giusta. 72/100
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Nick Capitini: Chitarra ritmica e solista Anno: 2010 Sul web: |