Dopo diciotto anni di onorata cariera musicale, i nostri amici svedesi infatti esistono dal lontano 1989 e dopo una manciata di uscite che si sono susseguite in breve tempo nel passato, ritornano a tre anni di distanza da “Primal Massacre” con un nuovo full-lenght intitolato: “Terrorize Brutalize Sadomize”.
I Vomitory hanno snocciolato una serie di album più o meno buoni in questi anni, ma sempre caratterizzati da quel modo di suonare tipicamente svedese. Non so se è per fedeltà al proprio trade mark, o perché per loro la coerenza è un principio imprescindibile, fattò stà ogni cd non sembra cambiare molto dal precedente. Gli elementi su cui basano la propria proposta non cambiano di una virgola: riff di chitarra presi dall’old swedish death con una batteria piuttosto monolitica e solida intersecati da momenti più spinti, o se vogliamo più brutali, dove i nostri si spostano su ritmi più veloci, dove la batteria sfodera un potente blast. Insomma, in poche parole immaginatevi il classico death solo con un incedere più sostenuto. Stanno in quel limbo tra death e brutal, ma che non è nessuno dei due. Non sono né carne né pesce, ma incrocio che da anni li ha resi inconfondibili. C’è chi li adora o chi non li sopporta proprio per il taglio della loro proposta, ma non si può negare che i Vomitory rappresentino una colonna portante della musica estrema, nonché una della band più longeve del settore. Non lasciatevi ingannare dall’inizio della prima song, “Terrorize, Brutalize, Sodomize” è il solito album alla Vomitory. Scarica cattiveria e rabbia a palate nelle orecchie dell’ascoltatore e se vi piace la musica “incazzosa” allora non potete non darci almeno un ascolto. 70/100
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Tobias Gustafsson: Batteria Anno: 2007 Sul web: |