Act of Grace è il quarto lavoro dei polacchi Virgin Snatch: sulla copertina è rappresentato un palazzo, più precisamente un moderno grattacielo fornito di ripetitori, ma decorato come una torre antica su cui è scolpita la scritta emblematica “Mercy is gone”, mentre in secondo piano sono ben visibili missili in volo e palazzi distrutti.
Il disco dura circa quaranta minuti ed inizia con la potente “Act of Grace”, seguita dalla breve e veloce “Slap in the Face” e da “Horn of Plenty”, altrettanto rapida; si continua con i cambi di tempo di “Through Fight We Grow” e con la ritmata “Walk the Line”. Dopo “Daniel the Jack”, che ricorda parecchio lo stile dei Testament, si prosegue con la martellante “M.A.D. (Make a Donation)”; la conclusione è affidata a “Don’t Get Left Behind”, forte di ben due assoli, ma soprattutto all’inaspettata lenta “It’s Time” dedicata al batterista dei connazionali Decapitated. Siamo senz’altro di fronte ad un album di thrash metal allo stato puro, ma non si tratta del solito thrash che tutti conosciamo: infatti non soltanto la voce varia tra growl e scream interpretando entrambi gli stili in modo efficace, ma si alterna continuamente con sovrapposizioni di stampo clean che introducono momenti più moderni di stampo semi-alternative; relativamente agli altri strumentisti, in tutti i pezzi sono presenti assoli coinvolgenti ed anche la sezione ritmica si fa notare in chiave positiva, anche se emerge più di rado rispetto alle chitarre. Molti brani, però, possiedono la stessa struttura musicale, finendo per somigliarsi troppo tra loro: anche se questa pecca non può passare inosservata, il disco rimane ugualmente piuttosto interessante ed è consigliabile agli appassionati di thrash e death metal. 72/100
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Lukasz “Zielony” Zielinski: Voce Anno: 2008 |