Depicting The Macabre è l’esordio discografico di questo gruppo svedese, capeggiato dal chitarrista Håkan Karlsson fin dal 2003, anno della formazione della band.
Nella rete sembra prevalere la tesi che vuole il gruppo esponente diretto di certo genere truculento e violento proprio del death più estremo e categorico. Io mi dissocio fortemente. Questa band ha inventato una formula musicale che, su un tappeto prevalente di thrash di stampo nord-europeo, innesta con intelligenza citazioni stoner e metal core. Wow! Bel brevetto: da un lato, ritmiche ultra veloci, cantato in growl, riff secchi e penetranti; dall’altro groove psichedelici, voce graffiante, piccole ed estemporanee citazioni acide. Siamo nel mezzo di percorsi innovativi, non c’è dubbio, ben rappresentati da nove tracce colme di idee sensate ed intelligenti, molte nuove, altre riscoperte dal recente passato. Ne consegue che il combo contribuisce innegabilmente a valorizzare un genere (il thrash) che ultimamente ha avuto ben poche opportunità per evidenziarsi. Tutto ok, se non fosse che tra i 10 brani troviamo la traccia n. 7, una ballad dal titolo “Never to Return”, la quale, malcelatamente, trae ispirazione dalle più stucchevoli e mielose sonorità di "The Unforgiven"; si tratta dell’unica caduta di stile dell’intera opera. Comprate il disco e ascoltatelo saltando a piè pari questa traccia, senza alcun indugio. Grande esordio. 82/100
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Fredrik Wester: Chitarra, voce Anno: 2009 Sul web: |