Forti dei “rumors” lusinghieri che girarono attorno al loro debutto di un paio d’anni fa, si riaffacciano alla ribalta i The Circle con “How to control the clouds”: un album che se la può giocare con tutti perché respira di sorprendente maturità, benché la giovane età della band.
E nonostante i notevoli apprezzamenti ricevuti dai Media, hanno operato d’umiltà impegnandosi ad inserire quelle giuste finezze per dare alle stampe un cd decoroso ed evolutivo. Appena si schiaccia “play” è evidente che i cinque torinesi si sono divorati gli spartiti di Chris Martin e soci. Ma è un’abbuffata che non risulta indigesta e denota, piuttosto, il gran coraggio di non temere confronti, andando dritti per la loro strada e facendo orecchie da mercante. I suoni che escono sono di gran pregio: dagli splendidi trillati di “Shadows” e “Shooting stars”, alle tipiche esplosioni Coldplayane di “Fire” e “The endless sky”, con tanto di “ohohoh…”, consolidato marchio di fabbrica dei loro illustri ispiratori. Su tutto il fronte si sottolinea il bellissimo sound che han ricavato dalle chitarre, sorrette magnificamente dalla voce appropriata di Federico Norcia, che ti arriva al cuore con ardente passionalità. “To fall” e “Irene” sono, invece, esempi eclatanti di come si possano scrivere ballate dolci ma non mielose, delicate ma con sostegno. Il nome del gruppo è ispirato dal cerchio, figura che non rivela dove comincia e dove termina ma testimonia l’unione senza fine: una palese parafrasi tesa all’inseguimento del sogno eterno dell’armonia nel mondo. Si crede che il cerchio di Giotto sia irripetibile nella sua perfezione. Può darsi, ma sul pentagramma dei The Circle è stato tracciato qualcosa di simile. Formazione : Federico Norcia : voce, chitarra, testi Lorenzo Bevacqua: basso Giuseppe Gamarra : batteria Alessandro Strumia : chitarre, tastiere Tracklist: 01. Shadows 02. Shooting stars 03. To fall 04. The endless sky 05. Fire 06. Interlude 07. Irene 08. Love don’t cry 09. HWIR 10. Umore nero
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