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Mercuri
Progetti per il futuro

E’ sospeso tra reale e fantasy il viaggio di  mezz’ora che propone  Mercuri col suo secondo lavoro Progetti per il futuro.

Personaggi autentici o immaginari sfilano in passerella tra le liriche, sorrette da squisiti arrangiamenti e precisione stilistica. Il concetto contemplativo dell’album è l’eterno duello tra azione e immobilismo, tra glutei incollati sul nostro comodo sofà e la miccia per darsi una mossa. E’ tematica che non so in quanti sarebbero riusciti a trattare, nel bene o nel male, per un’intero lavoro. Ma (Fabio) Mercuri riesce brillantemente a non stancare, dosando con maestria cantautorale, che gli deriva da una fitta esperienza maturata negli anni, transitando dalla Puglia a Roma e infine Milano, che gli ha consentito di arricchirsi di sinergie collaborative con tanti nomi illustri, da Tricarico a Giovanardi, dai Calibro 35 agli Afterhours.
Inoltre, al bancone del mixer c’è Paolo Lafelice e la produzione artistica è di Leziero Rescigno, entrambi già nel giro dei Big. Quindi, le premesse ci sono tutte per non deludere ed in effetti le 8 canzoni contenute non trasmettono mai banalità e clichè già sfruttati. Apre: “L’arte del bonsai”, un eclettico pop che dona ampiezza e che vuole essere un paragone tra un giovane, che custodisce fermamente la concettualità dell’eterno bambino e la pianta nana, che si rifiuta di crescere e che rappresenta il Peter Pan della flora. La voce di Mercuri ha senz’altro caratteristiche interessanti, col suo incedere “slow” e distinguibile.

La sua scrittura farebbe sicuramente gola a Cremonini per due pezzi che hanno in sé brio e spensieratezza: “Universale” e “Agosto 2013”, con refrain che te li porti dietro per parecchio. L’artista non dimentica neanche le suo origini di suonatore blues in “Ora” ed apre a nuovi spunti riflessivi in “L’esplorazione di un’epoca”, in cui ognuno può intraprendere con la fantasia i più disparati voli pindarici ma, alla fine, si fronteggia una sola verità: di essere nel qui e ora.
Anche “Il mio divano” sarebbe oggetto di un papabile saccheggio da parte di Bengi degli emiliani Ridillo per l’aria di pura evasione che regna nel pezzo. Per concetti più impegnativi ci pensa “Il resto lo scopri da te”, episodio ipnotico e malinconico che rende l'idea del clima in cui si vive quando si smarrisce qualcosa che ti sostiene e ti porta a sentirti orgoglioso di te stesso. Per Mercuri la perplessità ed il rimpianto più grandi sono il fatto che purtroppo ci si abitua a tutto ed il pericolo dell’immobilismo, che ci appiccica sul divano, è latente e pressoché presente. Il cantautore ha fatto benissimo a ricordarcelo con un album che fa ritrovare il grande piacere dei contenuti, sospesi tra sogni e consolidate verità.

 

Anno: 2016
Label: Adesiva Discografica /Self
Genere: Cantautorale

Tracklist:
01 – L'arte del bonsai
02 – Universale
03 – Agosto 2013
04 – Il mio divano
05 – Il resto lo scopri da te
06 – Ora
07 – L'esplorazione di un'epoca
08 – Una cosa normale
09 – HWIR
10 –Umore nero

 

FORMAZIONE:
Mercuri: Voce, chitarra, testi
Alessandro Gabini e Giuseppe Fiori: Basso
Leziero Rescigno: Batteria, percussioni, Synth
Raffaele Kohler: Tromba
Carlo Napolitano: Trombone
Massimiliano Lotti: Programmazioni

 


 



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