Home Recensioni Demo & EP L'Etiope - I Nonni Sono Morti

L'Etiope
I Nonni Sono Morti

A chi non piacerebbe fermare il tempo per continuare a vivere quegli istanti,quelle icone, quelle immagini che ci hanno fatto stare tanto bene in passato?Solo chi ha ingoiato esperienze laceranti ne fa volentieri a meno. Ma la voglia di oggetti, di giochi antichi, di anziani fonte di saggezza e di foto ingiallite è per L’Etiope un forte richiamo, perché già la copertina di questo e.p. la dice lunga su come un bacio, misterioso e rubato, sia già un campanello d’allarme che si sta diventando grandi.

Se poi ci mettiamo altri ineluttabili suoni e accadimenti come la sveglia che ti richiama all’ordine, la scesa a compromessi e la paura di essere ammanettati in un progetto di vita comune, in questo “I Nonni sono morti” troverete tutte le risposte del caso. La band è di Milano e sono attivi da un paio d’anni ma hanno già le idee più che chiare e, soprattutto, originali . Perché micaè facile dare al proprio sound una classificazione anche se, si avvertono segnali di un cantautorale indie-retrò e a noi piace non poco. La “pecca” è che il lavoro non dura moltissimo, tanta è la voglia di sentirli sulla lunga distanza. Ma, al momento,  ci dobbiamo accontentare di 4 pezzi ben strutturati e musicati senza arroganze, dove ognuno ci mette del suo in maniera rispettosa per non sovrastare l’altro. E’ il segreto del loro bel sound, che comincia con il lungo arpeggio della introduttiva “Prosopopea” per poi conferire al pezzo un paio di varianti ritmiche.Continua il discorso: “L’assenza del tempo”, decisamente retrò con spruzzate di umile swing , commentate perfino da un insolito kazoo. Mentre “12 maggio 1974” ha la ferma intenzione di un’esultanza, quella che l’Italia ha smesso di essere bacchettona e concedere la chance del divorzio a chi non avesse più voglia di manette per la vita.

Una data impressa che è una benedizione e credo che sia il pezzo a cui tengono di più per quanto detto finora. E ci gusta alla grande che il singer Andrea Cocco “swinga” briosamente, tra accelerate e rallentamenti mentre gli altri 3 (i fratelli Gianluca e Guido Tosi con Alex Roggero) dimostrano tutta la loro capacità nella conclusiva “Immobilis in mobili”, poiché pezzo elaborato in maniera complessa ma fascinosa, quasi da mini-suite visionariache non dispiacerebbe cantarla ai Perturbazione. E’ chiaro che Milano, forse, è una metropoli che trasmette più frustrazioni di altre ma, per fortuna, c’è la manosanta della musica che ti libera di quelle nostalgie dell’anima, che ti fa sputare rospi indigesti . Meglio se musica che richiami le preziosità del passato, come quella  de L’Etiope. Loro combattono per una giusta chimera:bloccare le lancette per riportarle indietro nel tempo. Almeno loro ci provano: mica male come missione…..

Andrea Cocco: cantante e chitarra
Alex Roggero: basso
Gianluca Tosi: batteria e percussioni
Guido Tosi: sinth, chitarra e voci

Anno: 2016
Label: Autoprodotto
Genere: Cantautorato

Tracklist:
01. Prosopopea
02. L'assenza del tempo
03. 12 maggio 1974
04. Immobilis in mobili

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