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Yeah! Mutation
Ri(e)voluzione

Un concept-album è un progetto che non è alla portata di tutte le band, vuoi per la complessità di legare la track-list con elementi comuni, vuoi per la difficoltà di trovare una nuova tematica che sostenga tutto il percorso senza dare la sensazione di essere ripetitivo.

Questo degli Yeah! Mutation è costruito sulla rabbia e la ribellione popolare o semplicemente quella del singolo individuo, che si sforza ad auto- convincersi ( paradossalmente) che il dispotismo sia l’unica chance di benessere attribuita al soggiogato stesso. I dieci pezzi che compongono “Ri(e)voluzione” tentano una sortita energica, un(a) scesa in campo per anelare la fuga per la vittoria. Riusciranno i nostri eroi?

La battaglia si apre con un calmo preludio ma sùbito dopo è già… “Guerra” ( poteva essere altrimenti?), ma l’inizio Pinkfloydiano non tragga in inganno, poiché i due minuti finali sono un sontuoso vortice di assoli e riffs severi. L’imperativo è far “Fuoco” per non desistere ai primi attacchi e difendere, con orgoglio, l’indole nazionalista e tenere alti i colori di “Una bandiera”, con un loop che fa da sfondo ad una verace canzone con fitto uso di piatti. La band dimostra un bel cuore indomito, fondamentale per portare avanti la nobile missione di ribaltare il risultato sul campo. Le due parti di “La verità del vincitore” sono strutturate sul doppio aspetto riflessivo e audace nella ritmica, con testi che ostentano tutto il coraggio di chi sta sul fronte.

E tra echi di Muse e Modena City Ramblers , il quintetto sa esprimere astrattismi e tratti rock con adeguata dovizia . I rabbiosi fragori di “Alba” tengono alta la guardia, con grattate di chitarra che ti passano da un orecchio all’altro e l’iniziale galoppata prog di “Attimo di follia” portano all’attacco finale della title-track. E quella che può sembrare una porta sulla tregua, a metà strada si torna a fronteggiare il nemico con toni grintosi, chitarre mai dome e violini malinconici che lasciano spazio ad una tastiera contemplativa. Tutto finito? Ancora un attimo, prego! “Ri(e)voluzione” è un fiume Carsico di oltre 11 minuti (francamente un po’ tanti) , che si nasconde per un tratto per poi riapparire con la vocalità che denota rimpianto per la consapevolezza che la ribellione in sé non può bastare ma, almeno, si porta a casa il risultato della fierezza e di non sottostare alla tirannia con spirito passivo. Sarebbe folle per le radio non passare questi rappresentativi bollettini di guerra : gli Yeah! Mutation non avranno vinto la battaglia col Potere ma han dimostrato di essere cinque valorosi soldati che, a testa alta e con appena 3 anni di servizio, si sono difesi alla grande.

 

 

 

 

 

Year : 2017

 

Label : ALKA record Label

 

Genere : Rock

 

 

 

TRACKLIST :

 

 

 

1 – Preludio

 

2 – Guerra

 

3 – Fuoco

 

4 – Una bandiera

 

5 – La verità del vincitore pt.1

 

6 – La verità del vincitore pt.2

 

7 – Oltre le stelle

 

8 – Alba

 

9 – Attimo di follia

 

10-Ri(e)voluzione

 

 

 

LINE-UP

 

 

 

Filippo Sgarbi : chitarra, synth

 

Sabella Spiga : voce

 

Marcello Papotti : batteria

 

Mattia Boldino : basso

 

Marco Malavasi :

 


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