Home Recensioni Album Asymmetry - Tomorrow's inner space

Asymmetry
Tomorrow's inner space

L'idea base di "Tomorrow's inner space" nasce da una forte esigenza dei milanesi Asymmetry di esorcizzare l'ansia del futuro e denunciare le distorsioni più indecenti di una società materialista che asfalta le anime come una schiaccia-sassi. E ci riescono bene realizzando un doloroso concept-album ma schierando in prima linea un fantomatico Mister X che, attraverso9 episodi, sciorina le più bieche sensazioni che prova attraverso uno shaker di post-rock,psichedelia, fitti oscurantismi, all'interno di titolitutti mono-parola. E' comprensibile che la paura della band è derivata anche dall'incertezza dei vari cambi di formazione che si sono succeduti nel loro lustro di vita ma, una volta ricompattatosi definitivamente, hanno estratto dal cilindro un prodotto lodevole e ambizioso.

 

Le vicende dell'agnostico protagonista si snodano sul caos che regna nella sua testa, incapace direagire a qualsiasi stimolo che il mondo e gli oggetti gli possano offrire. Sin dal mattino prosegue l'incubo dela notte , angosciandosi a dismisura e sia "Dunes" che "Cave" già rendono una chiara idea con ritmiche ondivaghe: ora intime, poi esplosive e intrecciate. Il dolore più atroce è la solitudine dell'indifferenza e l'incapacità di prendere coscienza che c'è una fredda e dura realtà che l'aspetta ("Ice"). Bravi gli Asymmetry a cambiare spesso passo per testimoniare l'alternanza dei sentimenti che vanno e vengono.

E quando Mister X trasuda eloquente spavento per i mezzi di comunicazione che gli creano apnea, ecco che "Hive" si erge a miglior pezzo dell'album, per l'ipnotica trama chitarristica e climax che ricordano "Set the control of the heart of the sun" dei Pink Floyd con evidente psichedelia. Ma il personaggio solitario tenta pure di migliorarsi esteticamente con una semplice rasatura ("Blades") ma è un fallimento totale e lo sconforto esplode con una rilevante deflagrazione post-rock. Passando per i tamburi da riti sacrificali di "Waves" si intravede il crepuscolo con gli accordi incorporei di "Absinth" e la voglia di appoggiarsi alla stampella dell'alcool per risollevarsi dall'angoscia è una pia illusione ma la finale riservato a "Sunrise" è memorabile: la consapevolezza di aver chiuso l'ennesima giornata vuota e inconcludente è, per il Nostro, alquanto straziante. E l'etereo, ripetitivo giro di tastiera basso incalzante e fischio stridente fanno scorrere i drammatici titoli di coda in un'opera sontuosa e impegnativa, che piacerà sicuramente ai fans di Muse e Radiohead. Ma sorprenderà anche coloro che avranno voglia semplicemente di tributare un grosso encomio agli Asymmetry per la bravura e il grande coraggio messo in campo.

 

Year : 2016

Label : Autoprodotto

Genere : Alt-rock, dream-pop, psichedelia

 

TRACKLIST:

 

1 - Moonset

2 - Dunes

3 - Cave

4 - ice

5 - Hive

6 - Blades

7 - Waves

8 - Absinth

9 - Sunrise

 

FORMAZIONE:

 

Nicolò baldini : voce, piano, chitarra

Davide Brock : chitarra solista

Riccardo Marina : batteria

Oliviero Riva : basso

 


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