Già la copertina non lascia via di scampo, i tedeschi Gun Barrel sono pronti ad invadere con il loro metal dirompente, ma che spesso lascia anche ampio spazio alla melodia.
Una copertina poco rassicurante, un po’ alla “Planet Terror” di Rodriguez, ma qui, l’unica vera guerra dichiarata è fatta di note e di ottima musica, e lasciatemelo dire, magari fosse sempre così. “Outlaw invasion” racchiude una serie di songs molto dirette, alcune molto metal, una ballad ed altre fottutamente rock’n’roll, dove la band riesce al meglio ad ispirarsi a bands che hanno fatto la storia dell’heavy metal, come Motorhead, Thin Lizzy, AC/DC, Manowar e via dicendo. Un breve intro molto Maiden, dà il via a “Front killers”, puro heavy metal sorretto da una sezione ritmica possente e la voce graffiante di Drexler e “Turn to black” è un’altra ottima song diretta e trascinante. Si rallentano un po’ i ritmi con “Wanted man”, ma solo nella parte iniziale, in quanto poi il brano esplode veloce e potente. In “Keep on movin”, le influenze vanno verso i primi Saxon, mentre con “Tomorrow never comes”, la band mette in risalto anche il lato romantico e malinconico, con un’ottima ballad, sorretta anche da ottimi cori e da un guitar work elegante ed essenziale. Il finale è dei migliori, con la title track, molto in stile Manowar e la breve “Parting kiss”, strumentale e sinfonica. Un ottimo lavoro questo dei Gun Barrel, assolutamente da non sottovalutare. 75/100
|
Xaver Drexler: Voce Anno: 2008 |