Era il 1971, quando i New Trolls, con l'aiuto del compositore Luis Bacalov, diedero vita a “Concerto Grosso”, un tentativo, peraltro molto riuscito, di fondere il rock con la musica classica e come storia ci insegna, già sperimenato due anni prima dai Deep Purple. Cinque anni più tardi e precisamente nel 1976, la band diede un seguito con “Concerto Grosso N. 2", sempre con l'aiuto di Bacalov, tentativo meno riuscito del precedente ma ugualmente interessante. Con l'avvento del synth il sound risultava, allora, più moderno e nella seconda parte la vena pop inizia a a prendere il sopravvento. Dopo infinite cambi di line up, nel 2007, oramai già con il nome Leggenda New Trolls, anche se sull'album appare la sola scritta New Trolls, i soli Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo, danno vita a “Concerto Grosso: The Seven Season”, senza l'ausilio di Bacalov stavolta e quindi non la terza parte. E' comunque un gran bel lavoro, dove prog, hard rock e musica classica convivono alla perfezione. Ma il terzo capitolo era in parte già scritto, mancava solo l'ok di Bacalov e anche se oramai nessuno ci sperava più, Concerto Grosso N. 3 è reltà. “The Mythical City” è una sinfonia rock, dove momenti barocchi si amalgamano alla perfezione a sonorità rock e progressive, con belle armonie vocali ed un flauto che ogni tanto appare e “Oh Venice” ha atmosfere più armoniose e melodiche, che permettono poi al brano di intraprendere una fuga barocca dove l’orchestra ben interagisce con il resto del gruppo e le armonie vocali si fanno ancora più affascinanti, così come in “Storm In Venice” che è arricchita anche da arpeggi di chitarra acustica e momenti pianistici e nel bel mezzo ancora una volta una parte orchestrale barocca rincorsa anche dalla chitarra e da una sezione ritmica imponente e trascinante, una vera e propria sinfonia. Ogni brano è di alto livello, come “Like Ophelia” con le sue influenze folkloristiche, come “My Guitar From The Heart” per sola chitarra elettrica, come “The Magical City” che riprende il tema di “The Mythical City“ e c’è anche spazio per l’assolo di batteria di Gianni Belleno, per una marcia sinfonica e per un magistrale duello tra band (Hard Rock/Progressive) ed orchestra (Musica Classica) ed ancora come “Per Nico”, primo brano cantato in italiano e il più pop-oriented, come “Per Chi Combatte Per Noi” (dedicata a tutti i militari impegnati in missioni all'estero) con una tromba che accenna “Il Silenzio” di Ninì Rosso e che ogni tanto appare in varie parti del brano ed anche qui gli arrangiamenti sono più pop, ma mai banali e come “Per Freddie”, brano scritto da Nico Di Palo nel 1996 e dedicato a Freddie Mercury, dove torna il cantato in inglese (un finto inglese alla Nico Di Palo) e la musica sinfonica. Si prosegue con “Per Tutti I Bambini Del Mondo” , nuovamente in italiano, con un sound più prog ed ottime aromonie vocali e dove anche un moog ci riporta indietro nel tempo, con “Per Lui” e le sue atmosfere sinfoniche ed acustiche, con la voce operistica di Mattia Pelosi e nel finale si ritorna ad atmosfere più commerciali con “Per Amore” un prezioso momento acustico e sinfonico e con “Per Chi Non Capisce”, che prosegue lo stesso discorso del precedente brano. Un ottimo lavoro, anche se spesso la parte più pop esce troppo allo scoperto, un pop però raffinato e poetico, corredato da testi interessanti ed importanti. 76/100
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Anno: 2013 |