Aspettavo questo nuovo lavoro di Serj Tankian, ma ad essere sincero sono rimasto un po’ deluso dal risultato finale.
Considero i System Of A Down una delle band più geniali dell’ultimo decenni e considero Serj Tankian, un personaggio geniale ed un singer al di fuori degli schemi. “Elected the Dead” è stato per me un grande album e la svolta sinfonica, sicuramente degna di un artista sempre fuori dagli schemi, controcorrente, con il coraggio di sperimentare, osare, di voler rompere qualsiasi schema. Ho anche avuto il piacere e l’onore di intervistarlo ed è proprio colpa o merito di quest’intervista che Imperfect Harmony mi ha lasciato interdetto e dopo l’ascolto di tutto l’album, mi sono posto molte domande, alle quali non ho trovato risposte. In sede di intervista Serj ha dichiarato “Il mio secondo album da solista sarà un mix di elettronica, orchestrale, jazz e rock tutto al tempo stesso. E’ un sound che non ho mai sentito prima. Non ho ancora deciso il titolo, ma sarà un disco molto potente e intrigante con molti strati” e sicuramente nella maggior parte dei casi è tutto vero, almeno per quanto riguarda la fusione di stili ed anche per quanto riguarda la parola usata “intrigante”, non posso assolutamente provare a negarlo, ma è la parola “potente” che non trovo tra le tracce dei singoli brani. Il tutto mi sembra molto piatto e lineare, mancano quelle schegge di lucida e geniale follia che ha sempre caratterizzato questo grande artista e mancano anche quei momenti vocali pazzoidi ed anche qui le linee vocali sono molto fluide e poco trascinanti. Manca anche “The Charade”, brano uscito in singolo in versione orchestrale e rock. La mia idea è che questo nuovo lavoro sia stato preconfezionato e fatto uscire in fretta, non so se per decisioni della label o per le mille idee e per i mille progetti che stanno prendendo forma nella mente di Tankian, ma sottolineo che questa è una mia idea dopo averlo intervistato e dopo aver ascoltato il cd, le due cose viaggiano su binari diversi. Imperfect Harmony racchiude comunque una serie di brani interessanti come “Reconstructive Demostrations”, “Gate 21”, ”Wings of Summer”, brani che fondono veramente un’infinità di stili, ma che non riescono affatto ad eguagliare un lavoro geniale e perfetto come “Elected The Dead”. 60/100
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Serj Tankian: Voce, piano Anno: 2010 |