Dopo tanti anni si torna a parlare di Giulio Rossi e questo grazie all’uscita di questo suo lavoro da solista che ci riporta indietro negli anni ottanta, ossia quando il chitarrista muoveva i primi passi.
Quelli che come me hanno superato gli …anta,si ricorderanno nel 1983 di una band chiamata Synthesis, fortemente influenzata dagli Iron Maiden e prima ancora la partecipazione a gruppi come Sigma Six, Virgin Killer ed Executor, poi, sempre con i Synthesis, la partecipazione alla storica compilation “Metallo Italia” con il brano “The Light”. Poi altre esperienze anche nel rock italiano ed oggi, la voglia di tornare con un lavoro che sembra essersi fermato agli anni ottanta. Anche la copertina è affascinante e rappresenta un orologio che segna il tempo che scorre via. Victims Of The Past è dunque un buon disco, e “Prelude” è quell’immancabile intro maestosa ed epica, breve ed interamente strumentale, che apre le porte a “The Sun Also Rise”, power metal che ci riporta ai migliori Helloween con la voce di Claudio Pisoni (Skanners) a dare un forte contributo al chitarrista che ci offre un bel solo di stampo neoclassico. Ottimo brano è anche “Streets Of Pain”, molto vicina alle power ballads malmsteeniane ed anche qui Giulio Rossi ci piazza un assolo molto intenso giocato molto su note singole ed alla voce troviamo stavolta Vittorio Ballerio (Adramelch). Il cd prosegue su queste coordinate e sembra che i momenti strumentali siano quelli migliori, basta ascoltare “Instrumental Game”, veramente un ottimo strumentale d’annata e “Beyond The Horizon”, dove il gusto neoclassico emerge e permette a Rossi di mettere in risalto la sua abilità tecnica e virtuosa. Molto riuscita anche la cover della meravigliosa “I Surrender” dei Rainbow e la conclusiva “Goodnight Destiny”, anch’essa strumentale, chiude il cd nel migliore dei modi. Vittime del passato? Assolutamente no!! Forse solo degli inguaribili nostalgici che hanno voglia ogni tanto di fare un tuffo nel passato. 70/100
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Giulio Rossi: Chitarre Anno: 2009 |