Home Recensioni Album Tarja - Colours In The Dark

Tarja
Colours In The Dark

Ammiro molto quest’artista, dopo essere stata ‘cacciata’ dai Nightwish, band oramai popolarissima in Finlandia, non si è persa d’animo ed ha cercato di imporre il suo nome un po’ ovunque ed ora anche lei è un nome famosissimo nella sua Patria e non solo.

La bella e brava Tarja Turunen, ha sempre tenuto un piede in bilico tra la musica classica ed operistica, il rock ed il metal ed album dopo album ha dimostrato di avere le idee chiare e di non aver rimpianti, riuscendo a dar vita a “Colours In The Dark” un lavoro maturo, che dosa alla perfezione il mondo della classica con quello del rock, anzi apre gli orizzonti riuscendo anche a sperimentare. Si potrebbe dividere il cd in due, una parte con brani semplici, d’impatto e più diretti, come “500 Letters” con un sound non troppo distante dal suo passato con i Nightwish, o come “Never Enough”, brano più metal con i duri riff chitarristici che si contrappongono al cantato operistico di Tarja e con un finale dirompente e trascinante, oppure come “Mystique Voyage”, ballad sinfonica e sognante. C’è poi la parte più impegnativa, dove la cantante finlandese osa di più e riesce a dimostrare di avere anche un grande estro compositivo e parlo di brani come “Victim Of Ritual”, splendida opener song che attinge dal Bolero di Ravel, con la voce operistica di Tarja e con momenti alterni di musica rock e sinfonica ed ancora come “Lucid Dreamer”, altra ottima song con belle melodie e dove la sua voce è normale nelle parti lente ed ancora una volta operistica nei momenti più metal e non manca una parte sperimentale.

Altri ottimi brani sono “Until Silence”, altra lenta ballad molto sinfonica, con pianoforte, archi ed arpeggi chitarristici e “Medusa”, sicuramente la traccia più impegnativa dell’intero cd, con influenze mediorientali, cambi di tempo e tracce progressive e Tarja duetta con Justin Fursenfeld, leader dei Blue October, otto minuti veramente affascinanti. C’è spazio anche per una cover, precisamente di Peter Gabriel e della sua “Darkness”, dal tocco dark, cadenzato e sinfonico. La band è formata da grandi musicisti, come Julian Barrett e Alex Scholop alle chitarre, due grandi bassisti come Kevin Chown, grande virtuoso e Doug Wimbish dei Living Colour ed alla batteria l’onnipresente Mike Terrana. Tarja ha ritrovato una nuova serenità, grazie anche al fatto di essere diventata mamma da pochissimo, una serenità che ha messo a disposizione per l’ottima riuscita del suo nuovo lavoro.

73/100



Tarja Turunen: Voce e pianoforte
Alex Scholop: Chitarra
Julian Barrett: Chitarra
Kevin Chown: Basso
Doug Wimbish: Basso
Christian Kretschmar: Tastiere
Mike Terrana:Batteria
Max Lilja: Violoncello

Special Guest:
Justin Furnstenfeld: Voce in "Medusa"

Anno: 2013
Label: Ear Music/Edel
Genere: Gothic/Symphonic/Heavy Metal

Tracklist:
01. Victim Of Ritual
02. 500 Letters
03. Lucid Dreamer
04. Never Enough
05. Mystique Voyage
06. Darkness (Peter Gabriel Cover)
07. Deliverance
08. Neverlight
09. Until Silence
10. Medusa

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