Beethoven’s Last Night è comunque un grande disco, che ha molto nel sound dei Savatage, con molti richiami alla musica classica, Beethoven e Mozart principalmente ed è anche un concept interessante che narra dell’ultima notte di vita di Ludwig Van Beethoven. La band dicevamo, nasce nel 1996 e prende il nome dalla Ferrovia Transiberiana russa, che unisce molte culture che sarebbero isolate tra loro e questo significato è molto legato alla loro musica che unisce musica classica, heavy, rock, progressive e musical e già dal nome la band cerca di dare un significato, un colore ed un senso ad ogni cosa. Spesso usano delle vere e proprie orchestre e cori ed il sound ricorda molto i Savatage di “Gutter Ballet” e “Streets”, ma il tutto ancor più amplificato, più pomposo, maestoso, operistico ed epico. IL CONCEPT La storia racconta dell'ultima sinfonia composta, precisamente la decima, il suo capolavoro, ma che non è mai stata completata. Siamo in primavera, nella Vienna del 1827, Mefistofele si manifesta nella stanza per prendere l'anima di Ludwig ma prima gli propone un patto: se lui avesse cancellato tutte le sinfonie composte gli avrebbe risparmiato la morte. Beethoven si prende un’ ora di tempo per pensarci e al ritorno di Mefistofele nega il patto. Quindi Mefistofele gli propone un altro accordo: se Beethoven gli avesse dato la decima sinfonia lo avrebbe lasciato stare. Dopo un altro rifiuto il "diavolo" tenta l'ultima mossa: porta davanti alla finestra un giovane orfano e racconta a Beethoven tutte le torture che potrà fargli se non avesse avuto la sua sinfonia. Beethoven, con il cuore spezzato accetta il patto. Il risultato è egregio, Beethoven riesce a dar vita a quella che potrebbe essere definita la sua opera migliore. LA MUSICA Un mio consiglio è quello di scoprire da soli quello che la Trans-Siberian Orchestra creò dieci anni fa, perché ogni nota, ogni coro è degno di attenzione e qualsiasi parola io possa aggiungere non renderebbe quello che questo lavoro può trasmettere ad ognuno di voi, anche se in maniera differente l’un dall’altro. L’intro è un medley di composizioni classiche e momenti come “What Is Eternal”, “Vienna”, “The Dreams Of Candlelight” ed ancora “A Last Illusion”, sono emozionanti momenti, dove la musica diventa Arte Pura, si trasforma in Poesia e nel mezzo vengono citati composizioni classiche che grandi compositori come appunto Beethoven, ma anche Mozart, hanno lasciato in eredità al mondo intero. Ad arricchire il tutto ci sono quasi tutti i componenti della storia dei Savatage, Jon Oliva, Chris Caffery, Al Pitrelli, John Lee Middleton, Zachary Stevens più altri grandi artisti, come Mark Wood, Patti Russo e molti altri. A chiusura troviamo “Misery”, “Who Is This Child” e “A Final Dream”, che porta la musica anche su una forma teatrale e da musical. In molti forse ce ne eravamo dimenticati, ma riportare all’attenzione di tutti questo lavoro è sicuramente un regalo che la Trans-Siberian Orchestra hanno voluto fare anche al pubblico europeo, ne hanno ridisegnato la copertina, ma il contenuto è lo stesso. Ora arriveranno anche in tour in Europa, ma purtroppo, come spesso capita, l’Italia non ne avrà beneficio. 85/100
|
Robert Kinkell: Pianoforte, tastiere Anno: 2010 |