I Metamorfosi fanno parte della storia del rock progressivo italiano ed hanno alle spalle oramai quasi quarant’anni di carriera, anche se intervallati da una lunga pausa di circa venticinque anni che ha separato due dischi come “Inferno” e “Paradiso”. Ma la band non demorde ed ogni tanto torna a calcare i palchi della Capitale e Stazione Birra è sicuramente il locale adatto a loro. In molti stavolta sono accorsi ad acclamare la band e stavolta più che mai il pubblico era di tutte le generazioni, da chi li seguiva all’epoca, fino ad un pubblico molto giovane che pare aver apprezzato un rock progressivo poco incline ai giorni nostri, ma proiettato, come è giusto che sia, quasi interamente agli anni settanta.

Accolti da scroscianti applausi, i Metamorfosi iniziano subito la loro performance e sembrano essere subito in grande forma, suonando per intero quello che è sicuramente il loro album migliore, “Inferno”. Un’esecuzione impeccabile, la voce di Jimmy Spitaleri sembra essere addirittura migliorata ed Enrico Olivieri fa capire a tutti di essere in una delle sue serate migliori. C’è anche una parentesi acustica, dove la band esegue qualche brano estratto dal loro primo lavoro “E Venne il Sesto Giorno”. Durante il concerto il cantate indossa un mantello storico, per chi li ha visti negli anni settanta ed è poi la volta di presentare una parte di “Paradiso”, il lavoro più recente, degno successore di “Inferno”.

E’ la volta dei bis ed i Metamorfosi presentano quello che dovrebbe essere il loro prossimo lavoro, una rivisitazione dell’Orlando Furioso, un brano inedito, che non si sa quando vedrà luce, visto che la band annuncia che la lavorazione dell’Orlando furioso è stata sospesa per finire la trilogia di Dante ed annuncia che il loro prossimo lavoro sarà “Purgatorio”.

Tanti applausi, anche dai giovanissimi, una calorosa accoglienza che nemmeno la band si aspettava e devo ammettere che anche io non li ho mai visti così in forma, forse solo in quel particolare concerto nella Chiesa di Santa Galla sempre a Roma. Finito il concerto la band scende tra il pubblico per ringraziare, firmare autografi e farsi fotografare dai fans. Un atto dovuto da una band che sta ricevendo consensi dopo quarant’anni di onorata carriera.

Jimmy Spitaleri: Voce
Enrico Olivieri: Voce, Hammond C3 con Leslie, piano elettrico Roland, tastiera Yamaha, prototipo sintetizzatore monofonico Maggi, pianoforte acustico mezzacoda Yamaha
Fabio Moresco: Batteria Gretch
Leonardo Gallucci: Basso, chitarra acustica

Data: 20/11/2009
Luogo: Roma - Stazione Birra
Genere: Progressive Rock

Setlist:
Inferno (integrale)
da E fu il sesto giorno
E fu il sesto giorno (piano e voce)
E lui amava i fiori (piano e voce)
da Paradiso
Venere (chitarra voce e pizzico tastiere)
Marte(gruppo)
Giove (gruppo)
Saturno (gruppo)
Salita empireo (solo piano)
Empireo (gruppo)
La chiesa delle stelle (inizio voce e piano elettrico, poi il gruppo)
Encore
dall'Orlando Furioso
Guidon Selvaggio (gruppo)